La svolta climatica è una necessità per smentire l’antico detto “anno bisesto anno funesto”, dopo un 2023 bollente segnato in Italia da una media di 9 eventi estremi al giorno con oltre 6 miliardi di danni all’agricoltura nazionale.
La pioggia è manna dopo il caldo anomalo di inizio inverno: sono emersi i primi sintomi di stress idrico, facendo scattare il campanello d’allarme nelle campagne con ortaggi in sofferenza, mentre salgono i costi del fieno per alimentare gli animali.
L’arrivo di pioggia e neve in questi giorni è fondamentale per l’agricoltura, secondo il vecchio adagio contadino ‘sotto la neve il pane’, per garantire acqua alle campagne. Mentre il freddo è necessario per fermare le popolazioni di insetti, dannose per le colture.
Le precipitazioni sono fondamentali per ripristinare le scorte di acqua sulle montagne, negli invasi, nei laghi, nei fiumi e nei terreni asciutti. La pioggia però deve cadere in modo costante e durare nel tempo, mentre i forti temporali rischiano di provocare danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua.