I cambiamenti climatici hanno tagliato i raccolti e messo a rischio gli alimenti base della dieta mediterranea, con riduzioni dal 30% per l’extravergine di oliva al 10% per passate, polpe e salse di pomodoro, fino al 5% per il grano duro destinato alla produzione di pasta e, sul territorio provinciale, al 30% per il frumento tenero destinato a pane e biscotti.
L’analisi Coldiretti Alessandria
A conclusione dell’anno più caldo di sempre la temperatura, nei primi undici mesi in Italia, è stata superiore alla media del periodo di 1,06 gradi, secondo le elaborazioni su dati Isac Cnr. Una situazione difficile che rischia di diventare strutturale in Italia, dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi 2 secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende, nell’ordine di calore, il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.
I raccolti
Coldiretti Alessandria stima, su dati Istat, una produzione 2022 di pomodoro da industria in calo dell’11% rispetto al 2021. Salva la qualità, ma flessione di ettari coltivati in provincia. Stesso discorso per il pomodoro da consumo: nel 2021 i quintali erano 29.400 contro i 24.640 del 2022, meno 16%.
La produzione di grano duro, in Italia stimata in 3,8 milioni di tonnellate, è in calo del 5% nonostante l’aumento delle superfici coltivate (da 1,24 milioni di ettari a 1,23 milioni del 2021). In provincia di Alessandria, per il frumento tenero, a causa del clima, del caro prezzi e della fauna selvatica, tagli di oltre il 30%.
Anno nero per l’olio d’oliva: crollo della produzione nazionale di olive del 30%, a causa di una siccità devastante mai vista negli ultimi 70 anni. Addio a quasi 1 bottiglia su 3 di olio extravergine Made in Italy. Non direttamente coinvolta la provincia.
La produzione di vino resiste, ma gli acquisti di frutta e verdura sono stati in calo del 10%. Pesante la situazione nelle risaie: crollo del 30% del raccolto a causa della siccità e del maltempo, con l’Italia comunque principale produttore UE.
I rincari
Uno scenario difficile sul quale pesa la crisi energetica con il 13% di aziende agricole a rischio chiusura. Il settore ha infatti affrontato rincari che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio, il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, del 70% per la plastica.
Le parole
Il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco ha dichiarato: “Il clima pazzo ha provocato danni in agricoltura che, nel 2022, superano già i 6 miliardi di euro, il 10% della produzione nazionale. A livello provinciale otre 300 milioni di euro”.
E il direttore Roberto Bianco ha aggiunto: “La spesa energetica ha un doppio effetto negativo: riduce il potere di acquisto delle famiglie, ma aumenta i costi delle imprese. Attenzione alle etichette e all’origine dei prodotti: la riduzione dei raccolti comporta danni economici e il rischio che prodotti di importazione siano spacciati per italiani”.