Clamorosa evasione di un detenuto dal carcere di Alba, avvenuta venerdì.
Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, denuncia: “Adesso la priorità è catturare l’evaso, ma la vicenda porta alla luce le carenze di sicurezza con cui quotidianamente hanno a che fare i Baschi Azzurri”.
Poi lo stesso Santilli spiega l’accaduto: “Un detenuto ammesso al lavoro esterno, raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in carcere notificatagli dai carabinieri, è riuscito a evadere dal reparto semiliberi approfittando dell’apertura del cancello per l’uscita di un altro detenuto, poi ha scavalcato l’intercinta e, una volta raggiunta la propria autovettura del parcheggio, si è dileguato”.
E già qui, verrebbe da dire, troppe cose strane. Ma come, uno è detenuto e ha l’auto nel parcheggio?
La denuncia
È quella di Donato Capece, segretario generale del Sindacato: “Le carceri sono diventate un colabrodo, per le precise responsabilità di ha voluto allargare a dismisura le maglie della detenzione, a discapito della sicurezza interna. Sono decenni che chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare loro le pene nei loro paesi. Ma chiediamo anche la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi, presenti nel circuito detentivo”.
Tutto sacrosanto. Come dargli torto?