Sarà online dal 2 maggio al 6 giugno 2023 sul sito della Regione Piemonte, il bando della prima sessione 2023 del Piemonte Film Tv Fund che mette a disposizione contributi a fondo perduto a supporto delle imprese operanti nel settore della produzione audiovisiva, cinematografica e televisiva.
Questa prima sessione dell’anno 2023 potrà contare su risorse pari a 2.500.000 di euro e le domande potranno essere presentate dalle ore 9 del 2 maggio fino alle ore 12 del 6 giugno.
I progetti finanziabili
Vanno conclusi in 18 mesi per la finzione (30 mesi per l’animazione) e devono riguardare investimenti diretti alla produzione di opere delle seguenti categorie:
- Lungometraggi di finzione, a principale sfruttamento cinematografico;
- Lungometraggi di animazione con durata minima di 52 minuti, a principale sfruttamento cinematografico;
- Opere di finzione TV e web singole, destinate principalmente alla trasmissione televisiva, anche SVOD;
- Opere di animazione TV e web singole con durata minima di 24 minuti, destinate principalmente alla trasmissione televisiva, anche SVOD;
- Opere di finzione TV e web seriali, destinate principalmente alla trasmissione televisiva, anche SVOD;
- Opere di animazione TV e web seriali, con durata minima di 24 minuti, destinate principalmente alla trasmissione televisiva, anche SVOD.
I finanziamenti
Le società che faranno domanda entro la scadenza potranno accedere ad un aiuto per ciascun progetto un importo massimo di:
- Euro 150.000,00 per le opere di animazione singole televisive e web;
- Euro 300.000,00 euro per lungometraggi di finzione e opere di finzione singole televisive e web;
- Euro 400.000,00 per lungometraggi di animazione, opere di animazione seriali, televisive e web e opere di finzione seriali, televisive e web.
L’utilità e il ritorno
Con i precedenti bandi Piemonte Film Tv Fund sono stati finanziati complessivamente 35 progetti, realizzati in tutto o in parte in Piemonte con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte. A fronte di contributi a fondo perduto pari a 5,5 milioni di euro, vi è stata una ricaduta in territorio piemontese superiore a 25 milioni di euro, con un ritorno parti a 4,5 volte l’investimento.