Oltre 4.000 le firme raccolte in provincia per dire NO al cibo sintetico e promuovere una legge che ne vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione in Italia.
COLDIRETTI ALESSANDRIA
Commenta così: “Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati su qualità e tradizione. Siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare”.
LA STATISTICA
C’è la forte opposizione degli italiani ai cibi artificiali evidenziata dal Censis secondo cui si tratta di una realtà rifiutata dall’84%, contrario all’idea di cibi prodotti in laboratorio da sostituire a quelli coltivati in agricoltura. Il no al cibo sintetico è preponderante per classi di età, titolo di studio, genere, area territoriale di residenza, livello di reddito.
In provincia di Alessandria hanno firmato la petizione anche tantissimi sindaci e amministratori locali. In molti Consigli Comunali è in fase di approvazione, esattamente come ha già fatto il Consiglio regionale del Piemonte lo scorso 22 novembre, l’ordine del giorno per sostenere la mobilitazione Coldiretti contro il cibo sintetico e tutte le iniziative di sensibilizzazione al riguardo sostenute dal mondo
agricolo, accademico e scientifico finalizzate a richiamare l’attenzione sui rischi della diffusione del cibo da laboratorio.
DOVE SI FIRMA
Negli uffici Coldiretti, nei mercati Campagna Amica e negli agriturismi Terranostra. L’obiettivo è promuovere una legge che vieti in Italia la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico che potrebbe presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi-tech.