Dalle allergie ai tumori, sono 53 i pericoli potenziali per la salute dei cibi sintetici, prodotti in laboratorio, individuati nel primo rapporto Fao/Oms sul “Cibo a base cellulare”, definizione più chiara rispetto al termine “coltivato”, preferito dalle industrie produttrici, ma ritenuto fuorviante dalle due Autorità mondiali. Lo dice l’analisi Coldiretti sul Rapporto Fao/OMS, che ritiene ‘discutibile usare per questi prodotti i termini carne, pollo o pesce’.

Il documento

Il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco lo spiega così:
“In 134 pagine è evidente che vada garantita la sicurezza alimentare, identificando i pericoli potenziali prima della diffusione commerciale. I pericoli potenziali interessano le 4 fasi di produzione: 1) selezione delle cellule, 2) produzione, 3) raccolta, 4) trasformazione. I rischi, secondo gli esperti, riguardano la trasmissione di malattie, le infezioni animali e la contaminazione microbica, oltre al controllo sull’uso di ‘fattori della crescita’ e ‘ormoni’ usati nei bioreattori. L’obiettivo è capire come queste molecole attive possono interferire con il metabolismo umano, o essere associate allo sviluppo di cancro. Infine, secondo il Rapporto Fao/Oms, gli ingredienti aggiunti possono essere causa di reazioni allergiche”.

I rischi

Il processo prevede l’uso di una o più sostanze in grado di fornire alle cellule segnali per sostenere vitalità, replicazione e differenziazione delle cellule tra cui siero di origine animale, proteine e peptidi (generalmente ricombinanti), ormoni steroidei, acidi nucleici e piccole entità molecolari.
Il potenziale problema di sicurezza alimentare, secondo FAO/OMS, ci sarebbe se una o più sostanze fossero presenti nel prodotto finale, a livelli sufficienti per causare un effetto negativo sulla salute del consumatore. E sapete perché? Perché queste sostanze non sono state utilizzate, finora, nella produzione alimentare convenzionale, e potrebbe essere necessario avere dati di valutazione della sicurezza.

Da approfondire

Questioni etiche, considerazioni ambientali, preferenze dei consumatori, aspetti nutrizionali, costi di produzione, prezzi finali, etichette. Si tratta di processi produttivi molto più simili a quelli dei farmaci ed in questo ambito devono essere valutati.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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