“Ho sempre apprezzato, e anche un po’ invidiato, la capacità di chi vive a stretto contatto con la natura di saper leggere cosa il mondo vuole comunicarci. Equivale ad essere in grado di tradurre un libro scritto in una lingua straniera, di rivelare profondità trascendenti raccontando e cogliendo il senso profondo delle cose che ci circondano”.
Con queste parole il Vescovo della Diocesi di Alessandria, Mons. Guido Gallese, ha introdotto il “Grazie dei Campi” della Coldiretti provinciale che si celebrato ieri ad Alessandria in Cattedrale.
Sul sagrato numerosi trattori, moderni esempi di meccanizzazione agricola, hanno accolto i coltivatori provenienti da tutta la provincia per dare il benvenuto ad un momento che è “proprio di Coldiretti”.
Molte le autorità che hanno preso parte assieme ai vertici della Coldiretti alessandrina alla funzione religiosa concelebrata dal consigliere ecclesiastico della Coldiretti Monsignor Ivo Piccinini il quale, durante l’omelia ha ribadito come sia necessaria “la condivisione del pane” e soprattutto “come sia importante saper ringraziare nonostante la crisi”.
Nel suo messaggio Monsignor Piccinini ha puntato l’attenzione sulla scelta del titolo fatta a livello nazionale, un’espressione evocativa che rimanda al valore della distintività e della biodiversità “Secondo la propria specie: per la diversità, contro la disuguaglianza”.
“Un momento importante di preghiera che è profondamente di Coldiretti, sentito dalla nostra gente, dai nostri imprenditori che ogni anno aspettano questa ricorrenza con rinnovato spirito di riconoscenza. – ha affermato il Presidente della Coldiretti di Alessandria Mauro Bianco – Il lavoro agricolo consente all’uomo di realizzare un rapporto diretto e assiduo con la terra, è una reciprocità nella quale si rivela e si compie un disegno finalizzato alla vita, all’essere e al benessere dell’umanità, allo sviluppo di tutti e di ciascuno. Non dobbiamo dimenticare che questa è un’occasione importante per meditare sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti di una crisi economica e finanziaria di portata mondiale”.
“Puntando sulla multifunzionalità, la nostra agricoltura è in grado di dare luogo a produzioni congiunte, con nuovi modelli di sviluppo, capaci di rispondere adeguatamente alle attese del Paese. – ha aggiunto il Direttore della Coldiretti provinciale Roberto Rampazzo – E’ fondamentale che anche il lavoro agricolo e rurale si caratterizzi per una rinnovata e chiara consapevolezza etica, all’altezza delle sfide sempre più complesse del tempo presente. In questo tempo di crisi, un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all’impresa agricola dei giovani, che sentono questo lavoro come una “vocazione”, che dona loro dignità e piena valorizzazione”.
Una cosa è certa: in questo momento di crisi non dovranno certo essere le campagne a pagare il prezzo più alto “perché non manchi mai il pane fragrante sulle nostre mense e il pane del cielo nelle nostre chiese”.
Quindi, “un’economia civile che si oppone all’economia dello scarto è un’economia che sa difendere il lavoro riconoscendo a ogni individuo il proprio valore nel contributo personale”. Infine, citando Papa Francesco, i vescovi promuovono “l’impegno costante a programmare un’agricoltura sostenibile e diversificata”.
Suggestivo il momento dell’offertorio e la benedizione dei mezzi agricoli che, come ha sottolineato Mons. Gallese, “servono per la fatica quotidiana, per lavorare la terra e per donare alla comunità il bisogno al proprio sostentamento”.
Molti i consumatori che hanno approfittato del mercato straordinario di Campagna Amica allestito per l’occasione dove è continuata la raccolta firme #stopciboanonimo per contrastare il falso Made in Italy.
Durante il momento conviviale è stato consegnato un riconoscimento a chi “ha trascorso una vita in agricoltura e di impegno in Coldiretti” e un “grazie” speciale è andato a Enzo Roggero, classe 1936, di Cassine per la sua attività imprenditoriale, che continua grazie alla figlia Claudia che lo ha sempre affiancato.