Terzo Valico, c’è il nuovo piano cave. Maggiori certezze e qualche novità arriveranno in sede di Conferenza dei Servizi, inizialmente convocata a giugno, poi rinviata al 4 luglio. Nel frattempo, amministrazioni locali e semplici cittadini hanno già potuto conoscere la lista della quindicina di siti alessandrini, destinati ad accogliere circa 3 milioni di metri cubi di smarino, proveniente dai cantieri della grande opera. Tortona ha espresso soddisfazione per il declassamento di Cascina Montemerla, a forte rischio di allagamenti, tuttavia non del tutto piena a causa della presenza tra i siti prioritari delle locali Cava Pecorara (150.000 m3) e Cascina Castello Bollo (300.000 m3). Nessun motivo per sorridere, invece, a Sezzadio, dove si trova Opera Pia 2. Quest’ultima, destinata ad accumulare i materiali di scarto del Terzo Valico, si trova adiacente a Cascina Borio, oggetto di una lunga e accesa battaglia tra la Riccoboni, che l’ha scelta come sede di una futura discarica, e i comitati locali contrari a tale iniziativa. La loro ferma opposizione all’arrivo dello smarino nel paese alessandrino ha trovato eco nelle dichiarazioni del sindaco Pier Giorgio Buffa, che ha ricordato come Opera Pia 2 sovrasti un’area di ricarica delle falde e sia posizionata in una zona alluvionale con classe di rischio 3, la più elevata. L’ipotetico pericolo di esondazione delle acque è, a dire il vero, già diventato realtà appena 6 mesi fa, come ha ricordato Valter Ottria, consigliere regionale del PD, anch’egli contrario alla selezione del sito sezzadiese nel novero delle cave della grande opera.
Stefano Summa
@Stefano_Summa