Siamo stati invitati dal Dott, Pietro Comba, Direttore del Dipartimento di Epidemiologia ambientale e sociale dell’Istituto Superiore di Sanità, a raccontare la storia dell’amianto a Casale nel passato, presente e futuro a Bonn nell’ambito della 4th Conferenza Plenaria di COST Action (European Cooperation in Science and Technology) con i 33 Paesi della Regione Europea dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) che si e’ svolta dal 20 al 22 febbraio al Campus ONU presente in città.
Abbiamo partecipato alla sessione plenaria del mattino con circa 200 presenti e al pomeriggio abbiamo tenuto un intervento “Multimedial Classroom in the High School of Casale Monferrato” nell’ambito del quarto workshop “Risk management and communication”, coordinato dalla Dott.ssa Ilse Loots dell’Università di Antwerp in Belgio.
Sono stati analizzati due casi a livello europeo: l’inquinamento delle acque a Stoccarda e la Aula interattiva nella scuola superiore di Casale.
Il nostro intervento ha avuto la seguente scansione: Prof.ssa Adriana Canepa e Studente Nicola Mossone sull’ Aula Amianto, Nicola Pondrano sui dati storici della vicenda Eternit sottolineando l’intreccio fra ruolo sindacale nella fabbrica e le istituzioni e AFeVA; il prof Corrado Magnani, Epidemiologo dell’Università del Piemonte Orientale, che ha presentato gli studi epidemiologici sull’area casalese dall’inizio ad oggi e la prof.ssa Antonella Granieri,Docente di Psicologia dell’Università di Torino, che ha trattato il supporto psicoterapeutico sui pazienti malati di mesotelioma e sui famigliari.
Al centro della riflessione i giovani e il loro ruolo in una comunicazione efficace dei rischi in un sito contaminato e le buone pratiche che essi in relazione e collaborazione con il contesto sociale possono dare; nel nostro caso la stretta e costruttiva collaborazione fra Amministrazione Comunale, AFeVA, Associazioni del territorio e Rete delle Scuole Casalesi ScuoleInsieme coordinate dalla D.S. Rossana Gianella dell’Istituto Comprensivo Trevigi.
La narrazione sull’ Aula Amianto e il nostro intervento in inglese e’ stato il punto di partenza dell’intervento con focus su Casale.
La Prof.ssa Adriana Canepa ha raccontato le ragioni della Aula Amianto/Asbesto e ha dato alcuni esempi della stretta sinergia tra le diverse parti.
Ha inoltre affermato il bisogno di accrescere la coscienza della capillarità della diffusione dell’amianto e quindi della sua pericolosità in tutti, soprattutto tra i più giovani.
Infine ha presentato come e’ strutturata e come funziona, sottolineando l’interattività e la flessibilità a livello didattico e riportando anche i numeri delle visite dal 2014 ad oggi: è stato apprezzato soprattutto il ruolo centrale che gli studenti assumono all’interno dell’Aula.
La Professoressa ha concluso dicendo come quest’Aula rappresenti un modo di fare scuola e di educare esemplare in quanto fa crescere la coscienza della propria responsabilità ad una educazione alla salute e all’ambiente efficace per sé e per gli altri.
Ha citato in conclusione Plutarco,un autore greco del II sec, d,C,, che diceva ragionevolmente: “I giovani non sono vasi da riempire, ma fiaccole da accendere”.
Nicola Mossone ha raccontato le modalità di coinvolgimento di ormai circa 200 studenti nelle attività di formazione e di lezione in Aula Amianto e dell’efficacia della metodologia Peer to Peer nella comunicazione dei rischi del sito contaminato dalla presenza capillare di amianto. Sono stati toccati punti relativi alla didattica passata e quella nuova in programma per gli anni a venire:sono state presentate tutte le attività che ogni scuola provvederà a sostenere nel corso dell’anno scolastico (Balbo approfondirà l’aspetto della salute, cura e ambiente totalmente in inglese, oltre a strutturare una visita guidata a tema sempre in inglese, all’interno della quale, verrà introdotta una lezione nell’aula anch’essa in inglese; Sobrero approfondirà lo studio dei minerali nel Laboratorio di Mineralogia presente nel loro plesso in collaborazione con il Dott. Vigliaturo; Leardi approfondirà l’aspetto relativo alla bonifica a Casale Monferrato e in Italia).
Attraverso quest’Aula avviene così un’educazione ambientale vera e propria a tutto tondo non solo nel campo amianto ma in ogni aspetto relativo alla salute ambientale. Sono stati testimoniati la forte motivazione ed entusiasmo di tutti gli studenti nell’essere parte attiva nel progetto.
Il progetto dell’Aula Amianto è stato recepito con entusiasmo sia all’interno del workshop (la Dott.ssa Doville Adamonyte, dirigente lituana dell’ EEHYC “European Environment and Health Youth Coalition” auspicherebbe addirittura un nostro ingresso all’interno di questa organizzazione europea) sia in riunione plenaria della mattinata successiva dove sono stati esplicitati diversi quesiti volti ad individuare tutti gli elementi e gli step per la costruzione di un modello replicabile (derivelable) in tutti gli altri Paesi membri dell’organizzazione COST Action e poi anche a tutti i Membri della sezione europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (53 Paesi membri, fra cui ad esempio l’Azerbaijan, di cui in ascensore abbiamo conosciuto un rappresentante del “Public Health and Reforms Center of Ministry of Health”).
Commovente è stato sentire la reazione di Jean-François Viel dell’Università di Rennes, che alla fine del nostro intervento, anche lui “very impressed” per il racconto dell’Aula Amianto/Asbesto ha chiesto come gli esperti e gli studiosi possano aiutare una così significativa ed efficace esperienza comunicativa.
Splendida è stata la stima e la fiducia data dal Dott. Pietro Comba, che ha voluto fino in fondo la nostra presenza al convegno, credendo che tale progetto possa essere davvero un forte inizio di cambiamento nei processi di comunicazione e conoscenza ambientale tra i giovani.
Siamo certi che la partecipazione a questo convegno e l’incontro autentico con così tante personalità internazionali siano davvero l’inizio di un cambiamento, speriamo sempre più incisivo, in una direzione nazionale e sovranazionale.
AD MAIORA.