Sette italiani su dieci (70%) sono contrari alla messa in commercio del cibo artificiale prodotto in laboratorio, dalla carne di pollo fino a quella bovina, per le perplessità sugli effetti a lungo termine sulla salute umana e sull’ambiente.
L’indagine Coldiretti
Secondo i dati Coldiretti/Censis, in riferimento alla decisione del ministero della sanità di Israele di approvare la vendita al pubblico di carne artificiale dalle cellule bovine, seguita alle autorizzazioni concesse per la carne di pollo artificiale da Singapore e Stati Uniti, l’operazione sarebbe tra i più grandi fallimenti scientifici dell’anno (secondo la rivista tecnologica del MIT di Boston).
Infatti, nonostante il via libera alla commercializzazione ottenuto dalle autorità USA, non vi sarebbe ancora traccia di prodotti di laboratorio nei supermercati e la produzione su larga scala risulterebbe più problematica del previsto.
Secondo diverse inchieste giornalistiche USA, l’azienda produttrice utilizzava molta manodopera, plastica ed energia per produrre pochissimi filamenti di pollo.
Infatti, nonostante il via libera alla commercializzazione ottenuto dalle autorità USA, non vi sarebbe ancora traccia di prodotti di laboratorio nei supermercati e la produzione su larga scala risulterebbe più problematica del previsto.
Secondo diverse inchieste giornalistiche USA, l’azienda produttrice utilizzava molta manodopera, plastica ed energia per produrre pochissimi filamenti di pollo.
La diffidenza in Europa
Dopo l’approvazione della legge italiana che ha introdotto il divieto di produrre e commercializzare cibi a base cellulare per uso alimentare o per i mangimi animali, hanno espresso dubbi anche Austria e Francia dove è stata depositata al parlamento la proposta di legge “per vietare la produzione, la lavorazione e la commercializzazione di carni sintetiche in tutto il territorio nazionale”, nell’interesse della salute umana, della salute degli animali e dell’ambiente per iniziativa di un gruppo di parlamentari dell’Assemblea Nationale francese, appartenenti al partito Les Républicains, che fa parte del nuovo Governo.