Dopo la richiesta al ministro Nordio di un tavolo permanente sui problemi delle carceri italiane, il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, entra in politica e dice la suaIl segretario generale Donato Capece attacca Giovanni Russo, capo del DAP (dipartimento amministrazione penitenziaria), ruolo oggetto di scontri e polemiche anche in passato, non immune dalle influenze della magistratura.
Donato Capece, segretario generale SAPPE

L’attacco

Capece va giù pesante:Le carceri italiane sono sfuggite al controllo dello Stato. La combinazione tra sovraffollamento, celle aperte e troppi detenuti con malattie mentali, ha creato una situazione insostenibile. Situazione aggravata da troppi detenuti stranieri e troppi tossicodipendenti. Ogni giorno, dalle sezioni detentive, arrivano veri e propri bollettini di guerra, con poliziotti feriti”. Poi rincara la dose: “Nella bolgia delle sezioni detentive sono messi a repentaglio ordine, sicurezza e incolumità dei Baschi Azzurri, per colpa di detenuti con in mano lamette intrise di sangue, padelle con olio bollente o piedi di tavolino. Non possiamo più tollerare l’indifferenza mostrata dal Ministero della Giustizia nei confronti di chi garantisce la sicurezza interna delle carceri.”

L’affondo

“Sono trascorsi 8 mesi dall’insediamento di Giovanni Russo a Capo del DAP, e purtroppo non abbiamo visto un solo suo intervento a tutela del personale. Anzi, ci dicono che siano fermi sulla sua scrivania importanti provvedimenti, come quello sui Gruppi di intervento rapido per risse, aggressioni, protocolli operativi e dotazione di strumenti come il taser. Per non parlare del fatto che, nonostante ne sia stato annunciato l’arrivo, i poliziotti penitenziari stanno aspettando i guanti anti-taglio, i caschi, gli scudi, i kit antisommossa e gli sfollagente. Anzi, nelle sezioni detentive spesso non ci sono neppure le maschere antigas”.
Giovanni Russo

La candidatura

Di fronte a questa gravissima crisi penitenziaria, il SAPPE torna a proporre il magistrato Nicola Gratteri come possibile alternativa a Russo:Gratteri ha dimostrato, con la sua esperienza e competenza, di essere la figura più adeguata ad affrontare questa situazione. Rinnoviamo la nostra fiducia in lui come possibile guida per risanare il sistema penitenziario e per tutelare degnamente il nostro Corpo”.
Poi la proposta diversa del leader nazionale SAPPE:L’unica alternativa all’avvicendamento di Russo rimane il trasferimento del Corpo di Polizia Penitenziaria alle dipendenze del Ministero dell’Interno, come la Polizia di Stato, per garantirgli protezione e maggiore supporto umano ed operativo.” Infine l’esortazione di Capece alla premier Meloni e al Governo: “Agire con urgenza perché la sicurezza, la dignità e il rispetto dei nostri poliziotti penitenziari non possono più attendere.”
Nicola Gratteri

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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