Veduta esterna del carcere di Vercelli (foto Ministero Giustizia)

Ancora episodi di violenza e aggressione nel carcere di Vercelli. L’episodio è avvenuto nel pomeriggio di mercoledì, al momento del rientro in cella dei detenuti dalla passeggiata nei cortili.

Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, per voce del segretario regionale Vicente Santilli. Ecco la ricostruzione:Un detenuto italiano, di 20 anni o poco più, durante il rientro è stato avvisato del rifiuto alla telefonata da lui richiesta. L’uomo si è infuriato, sbraitando contro i poliziotti presenti e minacciando di creare disordini. Ed è passato subito ai fatti, entrando nel gabbiotto del personale e buttando a terra monitor, computer, telefoni e ogni cosa a portata di mano”.
Grande tensione nell’aria. Continua Santilli: ”All’arrivo dei rinforzi, la furia del detenuto si è riversata sulle persone: aggrediti i poliziotti presenti con spintoni, pugni, calci e testate. Mentre si cercava di contenere il soggetto, altri carcerati della Sezione hanno forzato un cancello per dare man forte al compagno di detenzione. Ma con l’intervento di altri poliziotti si è posto fine a quella follia riportando l’ordine e riconducendo i detenuti in cella”.
Donato Capece e Vicente Santilli del SAPPE
Il detenuto violento, sottoposto a visita medica, è risultato in buona salute ed è stato posto in isolamento, ma durante il trasferimento in cella d’isolamento ha di nuovo aggredito i poliziotti a spintoni e calci, cercando di liberarsi. Senza riuscirci, per fortuna. Per i 3 poliziotti penitenziari feriti cure mediche e qualche giorno di prognosi. 
Precisa ancora il sindacalista: “Abbiamo appreso che quel detenuto, in passato, era già stato allontanato da diverse carceri motivi di ordine e sicurezza, visto il ripetersi di varie aggressioni al personale, danneggiamenti e incendio di suppellettili”. 

La denuncia

Dura la posizione di Santilli: “Siamo indignati di fronte a una amministrazione penitenziaria che contrasta queste cose solo col trasferimento dei detenuti violenti da un istituto all’altro. Quanti lividi, escoriazioni, offese e insulti dovremo ancora vedere tra le fila della Polizia Penitenziaria prima di avere interventi concreti?”.
Rincara la dose il segretario generale del SAPPE, Donato Capece:Chi ha ruoli di responsabilità, in primis i Sottosegretari alla Giustizia Delmastro e Ostellari, dovrebbe andare in carcere a Vercelli a vedere come lavorano i poliziotti penitenziari, orgoglio del SAPPE e di tutto il Corpo. Da decenni chiediamo l’espulsione dei detenuti stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per fare scontare la pena nelle loro carceri. Ma vogliamo anche la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari dove mettere i detenuti di quel tipo, sempre più numerosi. Ma servono tecnologia e investimenti”.
Sezione detentiva del carcere di Vercelli

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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