Violenza choc nel carcere di Cuneo domenica pomeriggio, per la folle intemperanza di un detenuto straniero e, ancora una volta, a pagarne le conseguenze sono alcuni dei poliziotti in servizio e parte degli arredi alla struttura.
Il fatto
Lo spiega Vicente Santilli, segretario nazionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Il personale ha dovuto fronteggiare la volenza di un detenuto della Guinea ristretto nella Sezione a trattamento intensificato dove, durante le ore diurne, le celle sono aperte. Allarmato da rumori come di cancelli e suppellettili metalliche che sbattono, l’Agente di servizio si è recato nella Sezione per controllare cosa stesse accadendo e, una volta all’interno del Reparto, è stato brutalmente aggredito dal detenuto che è riuscito ad uscire dalla sezione, spintonandolo poi pericolosamente giù per le scale. Una volta giunto al piano terra è stato fermato dal personale presente, ma poi lo straniero ha ricominciato, divincolandosi e scagliandosi contro la struttura metal-detector dell’atrio, danneggiandola irreparabilmente. In attesa di rinforzi, i Poliziotti Penitenziari sono stati colpito da calci, pugni al viso e dita negli occhi. Poi il ristretto si è armato con due paletti colpendo ferocemente i vetri del box agenti e la porta dell’infermeria, danneggiati gravemente. Immobilizzato con i rinforzi, il soggetto si è arreso, tornando in cella, rifiutando però la visita perché non aveva alcuna lesione. Diverso l’esito per gli uomini della Penitenziaria, finiti in ospedale”.
La rabbia e l’accusa del Sappe
“La violenza e la tensione al ‘Cerialdo’ di Cuneo sono gravissime: è inaccettabile che un agente di Polizia Penitenziaria debba rischiare ogni giorno la propria incolumità ed essere soggetto ad aggressioni e violenze. Basta!” è l’accorata protesta del segretario generale del SAPPE, Donato Capece, che prosegue così: “Nel 2023, in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, si sono verificati fatti violenti gravissimi: 836 episodi, di cui 508 commessi da stranieri, mentre le aggressioni fisiche al personale sono state 238 (147 da stranieri) e i danneggiamenti a beni carcerari 1.075, di cui 774 causati da stranieri. E’ dunque del tutto evidente che servano regole ferree per ristabilire ordine e sicurezza, con ‘tolleranza zero’ verso i detenuti violenti”.