La canguro-terapia è una metodica che viene utilizzata nei bimbi prematuri – ossia quelli nati sotto le 37 settimane – per favorire il contatto tra mamma e bambino. Con la donazione di speciali poltrone, che agevolano una migliore posizione, donate dall’associazione “Io arrivo prima” alla Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, è possibile effettuare questa pratica anche all’interno della struttura in condizioni protette.
“Grazie a queste poltrone – spiegano le volontarie dell’Associazione, undici mamme volontarie, tutte preparate e formate – i genitori possono assistere i loro piccoli, dando loro calore e affetto, intensificando quel legame unico e fondamentale che è l’ingrediente speciale che permette la miglior cura. Ogni giorno cerchiamo di essere vicini ai genitori che devono affrontare questo evento – spiegano ancora le volontarie – offrendo il nostro aiuto e supporto a chi lo desidera ricevere, perché il confronto con chi ha già passato la stessa esperienza e la condivisione di emozioni è un sostegno davvero importante, soprattutto in un momento così tanto difficile e delicato”.
La donazione è stata effettuata questa settimana, una scelta ben precisa, perché proprio il 17 novembre è la data che ricorda la Giornata mondiale della prematurità, quando tutto il mondo si illumina di viola per evidenziare il problema: un bimbo su dieci nasce prematuro, con conseguenze importanti per la famiglia e la società. Ad Alessandria sarà illuminato Palazzo Monferrato.
Ma le poltrone sono solo l’ultima di numerose donazioni che l’associazione “Io arrivo prima” ha effettuato nei confronti della Terapia Intensiva Neonatale, come ricorda Michela Colivicchi, responsabile della TIN, che ringrazia le mamme volontarie: “Siamo davvero grati a “Io arrivo prima” per i tanti gesti che hanno nei confronti della nostra struttura e dei genitori e dei bimbi che sono qui ricoverati: a volte sono anche le piccole cose ad avere un grande significato, anche qui da noi, dove curiamo bimbi così piccoli e delicati. Spesso non arrivano a pesare un chilo e ogni attenzione che supporta e facilita, oltre al nostro lavoro di assistenza e cura, il rapporto con i genitori è fondamentale: un cuscino per l’allattamento, le borse di studio per la presa in carico dei disturbi neuro evolutivi nei nati pretermine in collaborazione con l’Avoi, ma anche progetti come il congelatore del latte materno. Dall’esterno non è semplice cogliere la complessità della struttura: grazie al lavoro quotidiano di queste volontarie, il nostro intervento personalizzato, basato sull’integrazione della famiglia, acquisisce un valore aggiunto”.
L’associazione, infatti, è attiva ogni giorno come rete di aiuto: per ogni informazione è possibile fare riferimento al sito www.ioarrivoprima.it