“Parlare di campagna cereali e prospettive di reddito per il 2018/2019 significa garantire ad una provincia cerealicola per eccellenza come quella di Alessandria nuove basi da cui partire per guardare con fiducia al futuro. Obiettivi perseguibili grazie ai progetti di filiera che si concretizzano sul territorio, che diventano le uniche traiettorie di futuro e di sviluppo possibili”.
Così Mauro Bianco, presidente di Coldiretti Alessandria nella duplice veste di presidente di CadelPo e Consigliere di Cap Nord Ovest, ha aperto il suo intervento ieri sera durante l’incontro operativo organizzato per presentare la campagna cerealicola 2018/2019 e la concretezza dei progetti di filiera che vedranno protagonista il territorio e gli imprenditori.
Operatività dei progetti di filiera che entrano nel vivo delle fasi di realizzazione grazie alla collaborazione con il Consorzio Agrario del Nord Ovest, a Coldiretti a livello provinciale e regionale e, naturalmente, alle aziende agricole.
Un Consorzio che si è presentato con una progettualità strutturata, fortemente motivato a far crescere il territorio alessandrino puntando su importanti strategie innovative. All’incontro ha partecipato lo staff al completo: il presidente Tonino Gai e il reggente facente funzioni Diego Bono, il referente per i progetti di filiera Raffaele Tortalla, il dirigente commerciale Luigi Bianchi, il responsabile area cereali Paolo Rosa e tutto lo staff tecnico.
Il territorio alessandrino, giustamente considerato uno dei granai d’Italia, vanta un indotto “cerealicolo” di tutto rispetto che si aggira su diversi milioni di euro e che costituisce l’ossatura fondamentale dell’intera agricoltura provinciale: ecco perché, ha continuato il presidente Mauro Bianco, “è necessario ripartire dal territorio seguendo il discorso di filiera dove la qualità deve fare la differenza e, per quanto riguarda il frumento tenero in particolare, giungere ad affinare le tecniche colturali in funzione di caratteristiche specifiche e del prodotto finale richiesto”.
Un incontro importante e strategico che ha sottolineato l’entrata nella fase operativa della nuova realtà del CAP Nord Ovest, risultato di un percorso di rinnovamento strutturale fortemente voluto da CAI, Consorzi Agrari d’Italia, in quanto i Consorzi sono un nodo operativo fondamentale del Progetto di Coldiretti, dove le strutture sul territorio diventano una grande piattaforma logistica per il prodotto italiano ottimizzando l’approvvigionamento di mezzi tecnici, capaci di fornire servizi commerciali e finanziari sia a carattere creditizio che assicurativo.
Contratti di filiera che prevedono la messa a dimora di specifiche varietà, in modo da soddisfare anche le esigenze specifiche dei molini del territorio che a loro volta raccolgono le richieste sia di piccoli artigiani che di industrie che lavorano all’insegna della qualità e della filiera corta. A questo vanno aggiunte le certificazioni Ogm free, garantite dal Consorzio e dai produttori. In tutto questo il CAP Nord Ovest è il garante dell’operazione e fornisce tutta la logistica. Per fare questo l’acquisizione delle sementi e degli altri prodotti per la coltivazione viene effettuata dalle agenzie del Consorzio, per garantire la piena tracciabilità della filiera.
“La provincia alessandrina e l’intero territorio piemontese rappresentano storicamente un territorio in cui l’agricoltura è essenziale per l’economia. Con questa progettualità le imprese agricole potranno contare su una serie di servizi aggiornati e implementati e un’assistenza tecnica costante tecnologicamente avanzata che potrà contribuire ad un potenziale rilancio complessivo del Consorzio. – ha continuato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – I risultati raggiunti in Piemonte sono il prodotto di un attento ed equilibrato lavoro di squadra. Obiettivi che si stanno raggiungendo grazie proprio ai contratti di filiera per contrastare un sistema agroindustriale tradizionale che troppe volte non ha colto il valore economico e strategico del legame con il territorio”.
In quale modo si può essere vincenti e fare la differenza? Per prima facendo crescere la “rete” e lavorando in squadra.
“I contratti di filiera rappresentano una carta vincente importantissima apprezzata dai soci. – ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Leandro Grazioli – Lavorare in questa direzione e continuare ad agire a supporto delle nostre imprese con accordi che puntino alla valorizzazione dei prodotti e alla loro distintività. Una vera follia pensare, come qualcuno va dicendo in queste ore, a modelli produttivi basati sulla “competitività”. Con questo appuntamento abbiamo voluto fare il punto sulle potenzialità dei contratti già attuati e discutere quali potranno essere le strade da percorrere per vincere le nuove sfide imposte dal mercato, sia nazionale che internazionale sottraendo sempre più dal “mucchio delle commodities” il nostro grano, distinguendolo, puntando sul Made in Italy”.
A fare la differenza la realtà del Consorzio Agrario delle Province del Nord-Ovest che può contare su 80 centri servizi per l’agricoltura dislocati su tutto il territorio Piemontese e Ligure, sul quale si sviluppa un fatturato consolidato di circa 150 milioni di euro; su di uno stabilimento industriale che produce circa 550 mila quintali di mangimi certificati Ogm free e un altro stabilimento industriale che produce oltre 55 mila quintali di concimi organici ed organo-minerali; oltre 10 centri di essiccazione mais e più di 40 impianti silos e stoccaggio dei cereali per far fronte a quasi 1,5 milioni di quintali di cereali ritirati all’anno.
Per avere dati definitivi si dovrà attendere ancora qualche settimana, esattamente come per i prezzi ma, secondo la Commissione Europea, le stime della produzione di cereali nella campagna 2018-2019 si dovrebbe attestare su 299,3 milioni di tonnellate, con una riduzione del 2,5% rispetto all’annata 2017-2018. In particolare per il grano tenero è atteso un calo del 3% e del 5% per il frumento duro.