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Se la città e i centri urbani sono rimasti al di fuori dei danni causati dalle esondazioni degli scorsi giorni, parte del merito va riconosciuta agli argini che hanno sostenuto l’impatto dell’acqua e alla campagna che ne ha permesso lo sfogo.

L’agricoltura delle zone golenali, però, è rimasta gravemente colpita e nelle prossime ore, ad acqua ritirata, comincerà la vera conta dei danni, purtroppo già stimati dai primi accertamenti molto pesanti.

I terreni limitrofi al corso dei fiumi sul nostro territorio sono principalmente impiegati a produzioni cerealicole e ortaggi, le esondazioni hanno provocato la perdita dei raccolti e la compromissione delle semine avvenute, oltre che danni a strutture e capannoni.

L’agricoltura ha subito un pesante impatto e pertanto la Cia ritiene che le Istituzioni debbano essere accanto agli agricoltori colpiti, per il carattere di eccezionalità e di gravità riscontrata dall’evento alluvionale.

Non sappiamo se ci saranno le risorse necessarie per risarcire i tanti produttori colpiti – spiega Carlo Ricagni, direttore provinciale Cia Alessandria – ma si deve pensare ad interventi e sostegni che diventino strutturali, come ad esempio la riduzione dei contributi e dell’Irpef; queste aziende non hanno la possibilità di assicurare le produzioni, e sono la necessaria protezione per il nostro territorio, quindi devono essere sostenute per il ruolo determinante che svolgono, anche per la salvaguardia dei centri urbani”.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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