L’inizio del 2024 conferma la tendenza al surriscaldamento: preoccupano le fioriture anticipate. E per la scarsità di precipitazioni c’è carenza di fieno nei pascoli e difficoltà allo sviluppo degli ortaggi.

Il meteo e la leggenda

Le temperature record di questi ‘giorni della merla’, una tempo considerati i più freddi dell’anno, sconvolgono la natura. Il 2023 ha fatto registrare il 14% in meno di precipitazioni e una temperatura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica 1991-2020. Lo dice l’analisi della Coldiretti, basata su dati Isac-Cnr, che conferma quanto la realtà smentisca gli antichi proverbi.

La tradizione dice che i giorni della merla (29-30-31 di gennaio) presero il nome da una merla bianca che si rifugiò dentro un camino, proprio per sfuggire al gelo. Dopo 3 giorni uscì dal comignolo, completamente nera. Da allora tutti i merli sono neri. Bella storia, però quel mondo climatico non esiste più. 

La situazione

La pioggia scarseggia e nei pascoli di montagna c’è carenza di fieno, mentre negli orti sono segnalate difficoltà per gli ortaggi che non riescono a crescere per la carenza di acqua. L’inizio del 2024 conferma il surriscaldamento globale anche in Italia (come potrebbe essere altrimenti?); nel Bel Paese lo scorso anno è stato il più bollente mai registrato. con temperature molto più alte rispetto agli anni della leggenda della merla.
La classifica degli anni più roventi, da oltre due secoli, si concentra nell’ultimo decennio e comprende, in ordine decrescente, 2023, 2022, 2018, 2015, 2014, 2019 e 2020 (dati Coldiretti).

I commenti

Il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco sostiene questo: “Le temperature elevate mandano la natura in tilt e favoriscono il risveglio anticipato delle piante, col pericolo concreto di danni successivi per il probabile forte abbassamento delle temperature. Così si perdono i raccolti, ma le popolazioni di insetti dannosi sopravvivono e poi attaccano i raccolti in primavera”.

Il direttore Roberto Bianco va oltre: “Il cambiamento climatico si accompagna agli eventi violenti, sempre più frequenti, che portano sfasamenti stagionali e sbalzi termici significativi. L’agricoltura è l’attività economica più colpita da queste cose e i danni si contano: lo scorso anno, a livello nazionale, siamo arrivati a 6 miliardi €”. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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