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A cavallo dello scorso fine settimana i Carabinieri della Compagnia di Acqui Terme hanno effettuato un articolato servizio di controllo straordinario del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere, con particolare riferimento a quelli contro il patrimonio ed al contrasto della guida di veicoli in stato di ebbrezza.
Una trentina i militari impiegati. Tra loro anche personale in abiti civili del Nucleo Operativo e Radiomobile e quello delle Stazioni Carabinieri dipendenti, fatto concentrare nel capoluogo.
Particolare attenzione è stata rivolta alle aree in cui sorgono insediamenti abitativi isolati, alle intersezioni stradali che costituiscono punto di obbligatorio passaggio per chi intende raggiungere il centro abitato ovvero se ne allontana, nonché ai luoghi di aggregazione di soggetti extracomunitari. Saturato l’ambiente, i militari hanno controllato a tappeto veicoli e loro occupanti.
I numeri: 168 le persone identificate; 89 i veicoli fermati e controllati; numerose le contravvenzioni al Codice della Strada elevate, con 9 patenti ritirate; 6 i conducenti che, sottoposti a controllo con l’etilometro, sono risultati essersi messi alla guida dopo aver abusato di sostanze alcoliche (uno di essi è risultato avere un tasso alcolemico pari a ben 2,93 g/l); 16 le altre persone denunciate in stato di libertà; 3 quelle segnalate alla Prefettura di Alessandria quali assuntori di sostanze stupefacenti (trovate in possesso di dosi di cocaina, marijuana e hashish); oltre 20 grammi il peso dello stupefacente di vario tipo posto sotto sequestro; sei gli stranieri deferiti per violazione delle norme che disciplinano l’immigrazione.
Visti i risultati e l’importanza del passare a pettine il territorio attraverso un articolato dispositivo di controllo, analoghi servizi saranno ripetuti anche nelle prossime settimane, al fine di garantire una maggiore sicurezza alla cittadinanza in occasione delle giornate di più ampio afflusso di persone concomitante con la c.d. movida.
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Solo qualche giorno orsono, analoghe condotte sono assurte alle cronache nazionali in relazione all’accoltellamento, nella capitale, di un conducente di un’auto che si era rifiutato di consegnare due euro ad un parcheggiatore abusivo.
Nonostante tutto, quella dei parcheggiatori abusivi è un’attività sempre molto diffusa e, a volte, sottovalutata rispetto alle ripercussione che, in realtà, essa ha sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini, i quali di fronte alle loro richieste insistenti spesso capitolano nel timore di eventuali reazioni violente da parte di coloro che esercitano tale “attività”.
Per questo i Carabinieri di Novi Ligure quando ieri hanno visto, nel transitare presso il parcheggio di Piazza Pernigotti, una pattuglia della Polizia Municipale in difficoltà a causa della presenza di più soggetti, prevalentemente stranieri, intenti a chiedere denaro agli automobilisti di passaggio, sono intervenuti in loro supporto, determinando il “fuggi fuggi” generale dei questuanti.
Uno di loro, però, veniva bloccato dai militari e dagli agenti, ma nonostante l’esiguità della sanzione amministrativa prevista dalla legge per la violazione che avrebbe potuto essergli eventualmente contestata, l’abusivo reagiva dapprima rifiutandosi di esibire i propri documenti, successivamente tentava di darsi alla fuga. Ancorché inizialmente bloccato, l’uomo, tentata ripetutamente di dileguarsi spintonando e strattonando ripetutamente gli operanti, colpendoli anche con gomitate sino a che, alfine immobilizzato, veniva ammanettato sul posto dai Carabinieri. Per la sua condotta violenta AEMSTRONG Odion, 22enne di nazionalità nigeriana, accompagnato in Caserma, veniva dichiarato in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e, al termine delle formalità di rito, rinchiuso nella camera di sicurezza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa di essere processato con rito direttissimo.
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Dopo la denuncia, poco più di una settimana fa, da parte dei Carabinieri della Stazione di Alessandria Principale di un 41enne di Novi Ligure che si era invaghito di una prostituta romena tanto da arrivare a minacciare il di lei marito di nazionalità albanese, la scorsa notte, questa volta a Novi Ligure, è accaduto qualcosa di simile.
A “contendersi” una donna, questa volta non una prostituta ma sempre una moglie di uno dei due “contendenti”, un 49enne di Borghetto di Borbera ed un 52enne di Gavazzana.
In occasione dell’appuntamento che si erano dati nella tarda serata di domenica, il 49enne si è presentato armato di pistola, poi rivelatasi una scacciacani, con la quale aveva minacciato di morte di 52enne, reo di maltrattare la propria moglie.
In effetti la donna si era già rivolta ai Carabinieri del luogo ma il 49, evidentemente legato sentimentalmente alla donna, ha pensato bene di “intervenire” di persona nella diatriba familiare.
I Carabinieri di Novi, inizialmente allertati da una telefonata anonima al “112” che segnalava la presenza, nella zona, di un uomo armato, riuscivano in breve tempo a risalire all’intestatario della telefonata che, identificato, veniva immediatamente rintracciato e messo alle strette, ammetteva di aver fatto lui la telefonata, raccontandone dettagliatamente l’antefatto.
Alla luce delle indicazioni ricevute, i militari si recavano subito presso l’abitazione del 49enne, che negava però ogni addebito. I carabinieri decidevano allora di perquisire l’abitazione e, nascosta sotto una pedana di legno all’interno del garage, rinvenivano l’arma descritta dal denunciante che, ancorché risultata a salve, priva di tappo rosso aveva sembianze identiche a quelle di un’arma comune da sparo che avevano terrorizzato il 52enne.
Per il 49enne scattava così la denuncia in stato di libertà per il reato di minaccia aggravata.
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