I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del NOR di Acqui Terme hanno nella giornata di ieri 03.08.2016 tratto in arresto, in flagranza di reato di violazione di domicilio aggravato, lesioni personali, porto abusivo di oggetto atto ad offendere e minaccia aggravata, ZUNINO Paolo, 47enne di Ponzone, già noto alle FF.PP.
Verso le ore 04.00 del mattino del 03.08.2016 i militari dell’Aliquota Radiomobile erano stati chiamati da un cittadino di Ponzone – Frazione Piancastagna che sentiva provenire delle urla da un’abitazione vicina. I militari, prontamente intervenuti, hanno trovato una scena degna di un film. Poco fuori dall’abitazione, spaventatissima, una giovane donna che chiedeva aiuto. Poco lontano, nell’abitazione, lo ZUNINO con in mano un martello da muratore, ancora in preda all’ira ed alle minacce.
La ricostruzione dei fatti effettuata nell’immediatezza ha permesso di comprendere come poco prima lo ZUNINO, ex fidanzato della donna, era giunto presso l’abitazione e, urlando, aveva cercato di farsi aprire. Non vedendo risposta, aveva preso un martello da muratore che aveva in macchina e con quello aveva sfondato la porta dell’appartamento facendovi un’apertura larga 50 cm ed alta quasi un metro e mezzo, perfetta per penetrare nell’abitazione. Una volta entrato, ebbro d’ira, aveva inseguito per tutta casa la donna brandendo il martello e minacciandola di morte fortunatamente senza raggiungerla. La donna, fuggendo dapprima su un balcone e poi rientrando nell’abitazione da un’altra camera, era riuscita a fuggire dallo stesso pertugio aperto dallo ZUNINO, ferendosi però e procurandosi escoriazioni e contusioni. Mentre la donna veniva portata in ospedale dove veniva dimessa con sette giorni di prognosi, lo ZUNINO (noto per un fatto simile di diversi mesi fa) veniva dapprima sottoposto a perquisizione personale e veicolare (che permetteva di rinvenire, oltre al martello, anche una roncola) e poi condotto presso gli uffici di questa Compagnia dove veniva tratto in arresto. All’esito dell’udienza di convalida lo ZUNINO veniva poi condotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
Ovada Due deferiti in stato di libertà per tentata truffa e sostituzione di persona da parte dei Carabinieri di Ovada. Nella serata di ieri 03.08. i Carabinieri, durante il loro normale servizio di controllo del territorio, transitando nel parcheggio di un noto supermercato di Belforte Monferrato, vedevano due uomini, uno dei quali indossava una pettorina gialla senza scritte, dileguarsi alla vista della pattuglia. Immediatamente fermati gli stessi venivano identificati in due cittadini cosentini, già noti alle FF.PP. che stavano chiedendo soldi per un’associazione benefica. Apparentemente i due sembravano in regola, avendo con sé dei tesserini dell’associazione, del materiale pubblicitario, ed addirittura dei blocchetti di ricevute. I Carabinieri, però, insospettiti dall’atteggiamento avuto dai due alla vista della pattuglia e vedendo che i blocchetti di ricevute non contenevano i dati del soggetto che aveva elargito la somma di denaro ma solo la quantificazione della donazione, conducevano i due in caserma per ulteriori accertamenti. Nel frattempo i carabinieri ricostruivano come i due, da qualche ora, stessero chiedendo a diverse persone anziane somme di denaro per quella causa benefica avessero già raccolto dei soldi. Gli accertamenti effettuati nell’immediatezza permettevano di acclarare come l’associazione benefica fosse in realtà completamente inesistente. I due sono pertanto stati deferiti in stato di libertà e tutto il loro materiale, posto sotto sequestro.