Numerosi i controlli con risultati positivi da parte Carabinieri della Compagnia di Alessandria. Il complesso delle attività svolte sul territorio ha permesso di arrestare una persona in flagranza e denunciare in stato di libertà quattro persone per reati contro il patrimonio. Veniva anche compiuto un rapido intervento da parte dei Carabinieri di Felizzano il quale ha permesso di bloccare sul nascere il tentativo di suicidio attuato da un uomo con il gas di scarico della propria auto.
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I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile e della Stazione Alessandria Cristo hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti El Alami El Khairat, cittadino marocchino di 34 anni, pluripregiudicato, clandestino sul territorio nazionale. I militari nella notte dell’11 dicembre, poco dopo la mezzanotte, nel corso di un servizio finalizzato a prevenire e reprimere i reati e controllare le zone frequentate da persone pregiudicate e pericolose per la sicurezza pubblica, notavano un uomo in via XX Settembre su una bicicletta che alla vista dell’auto di servizio accelerava l’andatura e si guardava indietro più volte per vedere dove fossero i militari. Fermato immediatamente l’uomo, veniva identificato e perquisito, estendendo la perquisizione anche alla bicicletta. Nel cestino della bici venivano rinvenuto diversi involucri contenenti hashish per un perso complessivo di circa 22 grammi, mentre nella tasca dei suoi pantaloni veniva rinvenuto un involucro contenente 0,4 grammi di cocaina, nonché la somma di 850 euro. A quel punto i militari procedevano al sequestro della droga e dei soldi e all’arresto del 34enne per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. L’uomo veniva condotto in caserma e trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia di Alessandria in attesa del rito direttissimo svoltosi il 12 dicembre, conclusosi con la convalida dell’arresto, con la sua condanna a 8 mesi di reclusione e a 1400 euro di multa e la sua immediata liberazione con l’applicazione della misura dell’obbligo di dimora ad Alessandria e del divieto di uscire di casa dalle 21.00 alle 07.00 di mattina.
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I Carabinieri della Stazione di Spinetta Marengo hanno denunciato per furto con destrezza nei confronti di persone anziane un cittadino italiano di 32 anni, pregiudicato per reati specifici, residente in provincia di Asti, che recentemente era stato arrestato per avere tentato un fatto analogo per il quale era stato subito scarcerato. L’uomo, a seguito di indagini, è risultato l’autore di due furti con destrezza avvenuti il 15 ottobre e il 19 novembre a Spinetta Marengo ai danni di due donne anziane rispettivamente di 74 e 75 anni che aveva raggirato facendo di volta in volta credere alle vittime di essere addetto alla lettura del contatore dell’acqua e addetto dell’Enel. Nel primo caso del 15 ottobre, un falso addetto alla lettura del contatore dell’acqua entrava in casa della vittima con una scusa e utilizzava anche uno strumento che a suo dire serviva per rilevare la presenza di cromo nell’acqua domestica. Il malintenzionato riferiva alla vittima che tale strumento aveva delle interferenze per la presenza di metalli e chiedeva alla 74enne di togliere tutto l’oro indossato, ovvero la fede,una catenina e un anello, e di metterlo nel frigorifero. L’uomo chiedeva anche se la donna avesse dei soldi e alla risposta negativa l’uomo fingeva di finire i suoi controlli e si allontanava dalla casa. La donna più tardi capiva di essere stata derubata quando non trovava più nel frigorifero i suoi beni. Nel secondo caso del 19 novembre, il falso addetto dell’Enel suonava a casa della 75enne, le diceva che doveva eseguire un lavoro per la strada su un lampione e che la donna doveva quindi staccare la luce in casa. La donna chiedeva aiuto all’uomo perché non era in grado di farlo da sola e lui la seguiva in abitazione dove chiedeva alla donna anche se avesse denaro o dell’oro e di mettere tutto vicino a un muro perché in caso di corto circuito poteva incendiarsi la casa e perdere tutti i suoi beni. Allora la donna prendeva tutto l’oro che aveva in camera da letto e lo portava nella sala dove era presente anche il falso addetto dell’Enel ma quest’ultimo, approfittando di una distrazione della donna, si impossessava dell’oro e scappava. Entrambe le vittime presentavano la denuncia ai carabinieri del posto e, recentemente, dopo l’arresto del 32enne e considerato che quest’ultimo corrispondeva esattamente alla descrizione che avevano dato le due vittime ai tempi della denuncia, venivano mostrate alle vittime numerose fotografie di persone con precedenti penali specifici per furti di questo genere, compresa quella del 32enne. Le due donne riconoscevano come autore dei furti proprio il 32enne che veniva quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per i due furti con destrezza.
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I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno denunciato per furto avvenuto all’interno di un’abitazione una cittadina italiana di 71 anni e una cittadina italiana di 35 anni, pregiudicate per reati specifici, residenti in provincia di Asti. Le due donne, a seguito di indagini, sono risultate le autrici di un furto in abitazione avvenuto il 3 luglio a Castellazzo ai danni di una donna di 67 anni. Quel giorno, alle 14.00 circa, la vittima notava che da una cucina che si trova nel cortile di casa sua di fronte all’abitazione principale aveva visto entrare e uscire una donna che non conosceva, la quale, approfittando che suo marito si era addormentato, le avevo preso il portafoglio dalla borsa che aveva lasciato appeso ad un attaccapanni. La 67enne vedeva anche che la donna usciva dal cancello di casa sua e saliva su un’auto condotta da un’altra donna molto più anziana, ma non faceva in tempo ad intervenire. Forniva però una descrizione molto precisa di entrambe e, visto che la 71enne era stata recentemente fermata e denunciata proprio dai militari di Castellazzo per guida senza patente e visto che i militari si ricordavano che questa donna corrispondeva alla descrizione fornita dalla vittima per la donna che attendeva in macchina la complice, i militari preparavano un fascicolo fotografico comprendente anche la foto della 71enne e di tutte le donne con cui era stata fermata e controllata recentemente. Alla fine l’intuizione dei militari di Castellazzo è risultata positiva perché la 67enne riconoscevano come autrici del furto proprio la 71enne e una donna che era stata controllata più volte con lei, ovvero la 35enne, che venivano quindi denunciate all’Autorità Giudiziaria per il furto in abitazione.
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I Carabinieri della Stazione di Castellazzo Bormida hanno denunciato per tentato furto aggravato un cittadino italiano di 58 anni, pregiudicato, senza fissa dimora. La pattuglia di Castellazzo, in servizio nel capoluogo, il 13 dicembre interveniva alle 14.00 circa presso il supermercato Esselunga di Corso Borsalino per un tentato furto per il quale gli addetti della vigilanza dell’esercizio commerciale avevano bloccato l’autore. Giunti rapidamente sul posto i militari prendevano in consegna il 57enne che era stato visto dalla donna mentre, dopo avere aperto la cerniera della sua borsa lasciata appesa al carrello della spesa, aveva messo le mani all’interno nel tentativo di prendere il portafoglio. In quel momento giungeva anche un addetto alla vigilanza che si era accorto del fatto e stava intervenendo. Infatti, l’addetto alla vigilanza aveva notato l’uomo che seguiva da vicino la donna per parecchio tempo in tutti i suoi spostamenti. Il 57enne dopo avere osservato ogni movimento della donna tentava di approfittare di un attimo di distrazione dell’80enne e metteva le mani nella borsa, rovistando alla ricerca del portafoglio, venendo però immediatamente bloccato. All’arrivo della pattuglia i militari accertavano il fatto e il 57enne veniva denunciato per il tentato furto aggravato commesso.
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I Carabinieri della Stazione di Alessandria Principale hanno denunciato per furto aggravato una cittadina rumena di 54 anni, pregiudicata, domiciliata in città. I militari intervenivano alle 11.30 circa del 1° dicembre presso il supermercato Basko del centro in quanto il personale addetto alla vigilanza aveva fermato alle casse una donna che tentava di uscire senza pagare della merce. Giunti sul posto rapidamente i militari prendevano contatti con i dipendenti dell’esercizio commerciale, verificando che avevano visto la donna che girava tra gli scaffali con fare sospetto e che, dopo essersi appartata in una corsia, aveva nascosto nella sua borsa del caffè e diversi prodotti cosmetici. Alle casse, dove pagava regolarmente solo pochi prodotti, veniva fermata da un addetto alla sicurezza del locale che le contestava di avere della merce rubata nella borsetta e che richiedeva l’intervento di una pattuglia. All’arrivo dei militari la merce del valore di circa 47 euro veniva recuperata e restituita al responsabile dell’esercizio commerciale mentre la donna veniva immediatamente accompagnata in caserma e identificata compiutamente e ora anche denunciata per il furto commesso a seguito della querela presentata dai responsabili dell’esercizio commerciale.
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Evitata la tragedia a Felizzano dove l’attenzione di un cittadino e il tempestivo intervento dei militari del posto salvano la vita a un uomo che per uccidersi col gas di scarico della sua autovettura aveva scelto il parcheggio del cimitero di Quattordio. L’allarme scatta poco dopo le 11.00 del 13 dicembre quando un uomo ferma i militari di pattuglia e li informa che aveva appena visto un’auto, con una persona che conosce alla guida, con un tubo di gomma inserito nella marmitta e che raggiungeva l’abitacolo del veicolo. I militari, capito cosa stava accadendo, si mettevano subito alla ricerca del veicolo segnalato trovandolo nei pressi del cimitero di Quattordio con il motore acceso e l’auto completamente chiusa. Subito dopo avere aperto le porte del veicolo e averlo spento, facevano uscire dal mezzo l’uomo che era ancora cosciente. Accertavano che l’uomo per compiere l’insano gesto aveva inserito nella marmitta un tubo di gomma che giungeva fino all’abitacolo passando per il cofano posteriore. La professionalità, la prontezza e la rapidità di intervento dei militari hanno permesso di scongiurare il compiersi di un tragico gesto visto che l’abitacolo, grazie all’intervento rapidissimo, non era ancora saturo di gas. L’uomo veniva così fatto visitare dal personale medico intervenuto e poi affidato ai suoi familiari. Il gesto dell’uomo è riconducibile alla crisi che aveva travolto la sua attività e alle conseguenti difficoltà economiche e finanziare che lo avevano portato a decidere di farla finita.