I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno arrestato per tentato furto aggravato, intercettazione illecita di comunicazioni delle forze di Polizia e possesso di arnesi da scasso G.C. e W.M., entrambi 32enni e pregiudicati per reati specifici, residenti rispettivamente in provincia di Asti e in provincia di Cuneo, e hanno denunciato in stato di libertà per gli stessi reati un cittadino italiano di 41 anni, pluripregiudicato, residente in provincia di Asti. Alle 09.00 del 02 dicembre una gazzella transitava in via Battisti e notava un’autovettura con due uomini a bordo, uno seduto nel sedile guidatore e uno nel sedile posteriore, vedendo che quest’ultimo all’improvviso si era sdraiato come per nascondersi. Procedevano al controllo dei due uomini, identificati nei due 32enni, i quali sembravano subito molto nervosi. Uno dei due telefonava subito a una persona che sul telefono era registrata col nome “amore” alla quale diceva che se voleva poteva raggiungerlo, ma che in quel momento lo stavano controllando i carabinieri. Capito che era un avvertimento per qualcuno, i militari bloccavano la telefonata e procedevano a perquisire i due e la loro macchina, trovando addosso a loro dei guanti da lavoro e una torcia a led, mentre in auto, nascosti sotto il pannello che copre il cambio c’erano due grossi cacciaviti, un piede di porco e un altro paio di guanti da lavoro. Nel vano portaoggetti di una portiera c’erano invece due ricetrasmittenti in quel momento sintonizzate sulle frequenze dei carabinieri di Alessandria. Durante tali controlli usciva per strada a poca distanza una donna 78enne la quale riferiva che un uomo in precedenza aveva suonato a casa sua spacciandosi per addetto dell’acquedotto e poi come finanziere tentando di commettere un furto, ma la donna non aveva creduto alla sua versione. La donna aveva indicato che l’uomo, che era entrato in casa sua indicando perdite d’acqua e dei controlli da effettuare, era scappato all’improvviso subito dopo avere ricevuto una telefonata che era poi quella che aveva effettuato da uno dei due complici quando era stato fermato dai carabinieri. Portati i due fermati in caserma, iniziavano le indagini dei militari che accertavano che i due in più occasioni erano stati fermati in varie località del nord e del centro Italia insieme a un 41enne che corrispondeva esattamente alla descrizione della donna come l’uomo che si era presentato a casa sua per commettere il furto. Composto un fascicolo fotografico, la donna tra le tante foto riconosceva proprio nella foto dell’uomo il volto della persona che si era introdotta in casa sua, cosa questa che permetteva di ritenere che i due fossero i complici del 41enne nel tentato furto, motivo per il quale venivano quindi arrestati. Venivano anche accusati di avere intercettato illecitamente le comunicazioni delle forze di Polizia, reato punito molto severamente, e di possesso ingiustificato di arnesi da scasso. L’auto, gli arnesi da scasso, i loro telefoni e le radio ricetrasmittenti venivano ovviamente sequestrate. Il terzo complice datosi alla fuga e identificato attraverso la sua foto veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per gli stessi reati. I due venivano trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia di Alessandria fino all’udienza odierna quando venivano scarcerati perché il giudice non ha ritenuto di dover applicare nei loro confronti misure cautelari. Da notare come i tre, anche di recente, erano stati fermati in varie località del centro e del nord Italia dove avevano commesso fatti analoghi a quelli commessi ieri.
I Carabinieri di San Salvatore Monferrato hanno arrestato per spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate Valeriano Accattatis, di 27 anni, pregiudicato, e denunciato per lo stesso reato la moglie 34enne, pregiudicata. I militari di San Salvatore avevano avuto notizia che a fine ottobre la donna 34enne aveva tentato di pagare in alcuni esercizi pubblici con delle banconote da 100 euro false, ma veniva scoperta dai negozianti e gli erano stati restituiti i soldi falsi, anche se la donna fingeva di non essere a conoscenza del fatto che le banconote fossero false. Per questo motivo, i militari chiedevano e ottenevano dall’Autorità Giudiziaria un decreto di perquisizione alla ricerca di banconote false che eseguivano a casa dei coniugi il 27 novembre. Presentatisi nella loro abitazione, i due coniugi negavano ai militari ogni coinvolgimento nella vicenda anche se la donna diceva di avere ricevuto i giorni precedenti due banconote false e di averle consegnate ad altra persona che, contattato dai militari, le portava e le consegnava immediatamente ai militari. Durante la perquisizione l’uomo comunque era molto nervoso, tentando anche di allontanarsi dalla casa con una scusa. A quel punto, veniva bloccato e perquisito e addosso, nei boxer, veniva rinvenuta una busta di cellophane arrotolata contenente una mazzetta di ben 301 banconote da 100 euro tutte false, che insieme alle altre due consegnate in precedenza portavano a un totale di 303 banconote false, tutte poste sotto sequestro. L’uomo veniva così arrestato e accompagnato in carcere in attesa della convalida dell’atto avvenuta i giorni scorsi con l’applicazione nei suoi confronti della misura dell’obbligo di dimora.
I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un cittadino italiano di 54 anni, residente in provincia di Alessandria, pregiudicato. Fermato alle 17.00 circa del 1° dicembre a Felizzano sulla SP 10 all’altezza dell’innesto per l’autostrada alla guida di un’auto di proprietà di terza persona e accertato che aveva sicuramente bevuto viste le sue condizioni fisiche nel momento del controllo, veniva sottoposto al test dell’etilometro che evidenziava un valore di 1,60 g/l circa. Per lui la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria e il ritiro immediato della patente di guida, mentre il veicolo veniva invece affidato a persona in grado di condurlo. Poco prima, ovvero alle 15.30, la stessa pattuglia aveva fermato sempre sulla SP 10 un cittadino rumeno di 48 anni, pregiudicato, alla guida della sua auto e sottoposto al test dell’etilometro evidenziava un valore di 0,60 g/l circa. Per lui una pesante sanzione amministrativa e il ritiro immediato della patente di guida, mentre il veicolo veniva invece affidato a persona in grado di condurla.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per guida senza patente e rifiuto di sottoporsi al test alcoolemico un cittadino italiano di 47 anni, pregiudicato, residente in provincia di Genova. L’uomo veniva fermato alle 02.45 circa del 2 dicembre in via Milite Ignoto alla guida della sua auto e, alla richiesta di fornire la patente di guida, ne era sprovvisto. Dagli accertamenti in banca dati veniva verificato che l’uomo non aveva la patente di guida perché revocata in quanto non più in possesso dei requisiti fisici e veniva anche accertato che aveva sicuramente bevuto viste le sue condizioni fisiche nel momento del controllo. Richiesto di sottoporsi al test dell’etilometro, l’uomo rifiutava categoricamente. Il veicolo veniva sottoposto a sequestro e fermo amministrativo e affidato all’uomo che dovrà custodirlo in un luogo non soggetto a pubblico passaggio. Il 47enne veniva denunciato per la guida senza patente e rifiuto dell’alcoltest e nei suoi confronti veniva anche elevata una pesante sanzione amministrativa perché presentava i chiari sintomi di un’assunzione di alcoolici cosa che integrava la guida in stato di ebbrezza ma nella forma più lieve ovvero quella sanzionata solo amministrativamente.