I Carabinieri della Stazione Alessandria Cristo hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere Hassan Toukhami, cittadino marocchino di 30 anni, irregolare sul territorio nazionale perché privo di permesso di soggiorno, e Grazia Musso, di 42 anni, uscita da carcere circa due mesi fa, pluripregiudicata, entrambi sottoposti alla misura del divieto di dimora nel comune di Alessandria. Il Toukhami e la Musso erano stati arrestati il 13 ottobre per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti rinvenute nella loro casa, peraltro occupata abusivamente, di via Gandolfi. Inoltre, avevano opposto una strenua resistenza all’arresto altro motivo per cui erano stati arrestati. Quel pomeriggio vennero rinvenuti diversi involucri di stupefacente per un peso complessivo di circa 15 grammi di eroina e 11 grammi di cocaina e vario materiale per il confezionamento delle dosi. La donna, contrariata dalla perquisizione, inveiva contro i militari perché era uscita da poco dal carcere e lanciava alcuni bicchieri contro i militari che si infrangevano ma che fortunatamente non provocavano lesioni a nessuno. La donna strattonava i militari e cercava di morderli, ma veniva immobilizzata e ammanettata a fatica come anche il Toukhami che era intervenuto in aiuto alla donna, che è la sua compagna, cercando di colpire i militari con pugni, venendo anche lui immobilizzato e ammanettato. Inoltre, il Toukhami era stato arrestato anche il 29 luglio di quest’anno e alla fine di giugno del 2014 sempre per spaccio di stupefacenti. Dopo l’ultimo arresto per entrambi era stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Alessandria che avevano ripetutamente violato come dimostrato dai numerosi controlli effettuati dai carabinieri del quartiere Cristo negli ultimi giorni. Considerato che i due in maniera ostinata erano rimasti indifferenti alle prescrizioni dell’Autorità Giudiziaria, che avevano espresso la volontà di rimanere nel comune e che vivono in una casa occupata in cui in più occasioni avevano svolto attività di spaccio di stupefacenti, il GIP del Tribunale di Alessandria aggravava la precedente misura disponendo la custodia cautelare in carcere per entrambi che venivano prelevati in abitazione nella mattina del 5 novembre. Il Toukhami veniva accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria mentre la Musso veniva accompagnata nel carcere di Vercelli.
I Carabinieri della Stazione di Spinetta Marengo hanno arrestato in esecuzione di un ordine di carcerazione Fabio Alex Grillo, di 33 anni, pregiudicato. L’uomo è stato raggiunto da un ordine di carcerazione perché deve scontare una condanna a tre anni e tre mesi di reclusione per estorsione in concorso. Il provvedimento veniva emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria ed è il risultato di una condanna emessa nel 2007 per estorsione quando, insieme a un’altra persona, aveva chiesto ben 5000 euro a un uomo per pagarsi delle spese legali in cui sia la vittima che l’estorsore erano coimputati. La condanna del 2007 veniva confermata dalla Corte d’Appello di Torino nel 2013 ed è ora divenuta definitiva in Cassazione e, per tale motivo, dall’ufficio esecuzioni penali della Procura della Repubblica di Alessandria giungeva ai Carabinieri di Spinetta Marengo l’ordine di carcerazione nei confronti dell’uomo che veniva prelevato dai militari dalla sua abitazione e successivamente accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta di Alessandria per l’espiazione della pena residua.
I Carabinieri della Stazione di Oviglio hanno arrestato un cittadino nigeriano di 25 anni, rifugiato e richiedente asilo, giunto ad Oviglio alla fine di agosto. L’uomo, che risiede in un alloggio di Oviglio insieme ad altri connazionali, nel pomeriggio del 3 novembre aveva una discussione per motivi futili con un altro 25enne residente nella stessa casa. Il diverbio scoppiava intorno alle 14.00 mentre stavano tutti pranzando e i due prima discutevano verbalmente e poi venivano alle mani, venendo divisi dai coinquilini. Successivamente uno dei due, dopo essersi allontanato, tornava velocemente in cucina dove c’erano gli altri e afferrava un coltello da cucina che era sul lavello colpendo all’improvviso l’altro alla mano sinistra e nella zona lombare e provocandogli diverse ferite. Gli altri presenti intervenivano nei confronti del giovane aggressore, disarmandolo prima che la situazione degenerasse, mentre il ferito scappava scalzo verso la strada dove raggiungeva la caserma dei carabinieri che si trova poco distante. Chiedeva aiuto ai militari ai quali indicava anche chi era il suo aggressore. Immediatamente soccorso da personale del 118 e accompagnato in ospedale, veniva curato per le profonde ferite riportate, mentre i militari si portavano nella casa teatro del fatto dove fermavano immediatamente l’aggressore ancora sporco di sangue, recuperando e sequestrando il coltello utilizzato che si trovava nel pavimento della cucina. Per tale motivo l’aggressore 25enne veniva arrestato per lesioni provocate all’altro giovane e accompagnato al carcere Cantiello e Gaeta ove si trova in attesa della convalida dell’atto.
I Carabinieri della Stazione di Felizzano hanno denunciato per furto con destrezza una cittadina ecuadoriana di 36 anni, pregiudicata e senza fissa dimora, già autrice di numerosi fatti analoghi. Una donna di 67 anni del posto il 7 ottobre denunciava ai Carabinieri di Felizzano che quella stessa mattina si trovava nel parcheggio del supermercato Bennet di Alessandria e, dopo avere fatto la spesa, tornava alla sua auto e appoggiava sul sedile passeggero la sua borsa. Mentre stava per partire, notava all’improvviso che una donna le bussava sul finestrino e le diceva di guardare per terra che le erano cadute delle monete. La 67enne scendeva dall’auto per raccogliere le monete, ma quando risaliva in macchina si accorgeva che le era stata rubata la borsa vedendo anche che la donna che le aveva detto delle monete si stava allontanando a bordo di un’auto condotta da un uomo. Alla vittima venivano mostrate dai militari alcune foto di autrici di fatti avvenuti con quelle modalità compresa quella della 36enne che veniva riconosciuta senza dubbio e che a quel punto veniva denunciata all’autorità Giudiziaria per furto con destrezza.
I Carabinieri della Stazione di Bosco Marengo hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza un cittadino italiano di 21 anni, residente in provincia di Alessandria. Fermato alle 03.00 circa del 04 novembre a Frugarolo alla guida dell’auto del padre e accertato che il giovane aveva sicuramente bevuto viste le sue condizioni fisiche nel momento del controllo, veniva sottoposto al test dell’etilometro che evidenziava un valore di 1,40 g/l. Per lui, che è risultato essere un neopatentato, la conseguente denuncia all’Autorità Giudiziaria e il ritiro immediato della patente di guida mentre il veicolo veniva invece affidato al proprietario cioè il padre del 21enne.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per guida senza patente un cittadino marocchino di 34 anni, pregiudicato, residente in provincia di Alessandria. L’uomo veniva fermato alle 02.30 circa del 5 novembre sulla SP 35 bis dei Giovi nei pressi di un distributore alla guida di un’auto di proprietà di terza persona e, alla richiesta di fornire la patente di guida, ne era sprovvisto. Dagli accertamenti in banca dati veniva verificato che l’uomo non aveva mai conseguito alcuna patente di guida e, a quel punto, il veicolo veniva sottoposto a sequestro e affidato al custode giudiziale, mentre il 34enne veniva denunciato per la guida senza patente.
I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato in stato di libertà per gestione, trasporto, raccolta e recupero non autorizzati di rifiuti, come previsto dal Decreto Legislativo 152 del 2006, un cittadino italiano di 55 anni, residente in provincia di Alessandria. Nel pomeriggio del 4 novembre la pattuglia lungo la SP 10, nei pressi di Astuti, notava un furgone che dopo avere visto i carabinieri si allontanava in direzione di Casale Monferrato venendo però fermato in frazione San Michele. Il furgone cassonato era guidato dal 55enne ma risultava di proprietà di terza persona. Dal controllo del mezzo si accertava che sul furgone erano presenti rottami di vario genere quali telai di biciclette, vecchi lavandini in metallo, carcasse di lavatrici, vecchie grondaie, pannelli in lamiera, tubi in metallo e altro materiale metallico di scarto. Alla verifica della prevista autorizzazione e della documentazione inerente l’attività di raccolta, ne risultava sprovvisto. Infatti, non risultava iscritto all’albo nazionale dei gestori ambientali come previsto dal citato decreto legislativo e non aveva il formulario di identificazione dei rifiuti trasportati. Il mezzo e tutti i rottami trasportati venivano sottoposti a sequestro preventivo per la successiva confisca e affidati allo stesso conducente che li dovrà custodire in un luogo non soggetto a pubblico passaggio e il 55enne veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato ambientale.