I Carabinieri di Alessandria hanno arrestato per lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere B.N., cittadino marocchino di 41 anni, e per resistenza a pubblico ufficiale N.T., cittadino marocchino di 38 anni, entrambi pluripregiudicati e irregolari sul territorio nazionale. Alle 23.50 del 24 ottobre due gazzelle venivano inviate con urgenza in via Lumelli perché era stata segnalata al 112 una violenta lite tra stranieri e uno di loro aveva in mano un piede di porco. Le due gazzelle giungevano sul posto a tempo di record e trovavano il N.T. riverso per terra con delle ferite alla testa molto sanguinanti mentre dei passanti indicavano che l’altro uomo era scappato poco prima nelle vie limitrofe. Una gazzella si poneva all’inseguimento dell’uomo che veniva raggiunto e fermato in via Trotti, con ancora in mano il piede di porco utilizzato poco prima, e identificato in B.N.. Veniva quindi disarmato e accompagnato in via Lumelli dove i due vedendosi nuovamente cercavano tra loro il contatto fisico, spintonando i carabinieri più volte, sgomitando, sputando e opponendo resistenza al tentativo di bloccarli. Visto che si colpivano di nuovo con pugni e schiaffi, a quel punto i militari intervenivano in maniera energica, immobilizzando e ammanettando entrambi per renderli definitivamente inoffensivi. Anche una volta ammanettati continuavano con la loro azione aggressiva, calmandosi solo una volta arrivati in caserma, mentre il N.T. veniva accompagnato all’ospedale dove veniva curato e dimesso con 10 giorni di prognosi per trauma cranico e due ferite lacero-contuse alla testa. Il piede di porco veniva sequestrato mentre i due venivano arrestati e trattenuti nelle camere di sicurezza della Compagnia di Alessandria in attesa del rito direttissimo previsto per la giornata odierna. Da segnalare che N.T. nella serata di venerdì era rimasto coinvolto in un altro fatto di sangue in piazza Marconi per cui era intervenuta la Polizia. Era stato trovato sanguinante su una panchina dei giardini di piazza Marconi dopo un litigio con un connazionale che lo aveva colpito alla testa con una bottiglia e poco dopo, a seguito di un nuovo litigio verbale con altre persone, infrangeva la vetrina di un locale pubblico della piazza cosa che faceva scatenare una rissa tra i proprietari del locale e il marocchino, i quali venivano poi tutti denunciati.
I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale hanno denunciato per porto abusivo di arma da taglio un cittadino italiano di 46 anni. Una pattuglia interveniva rapidamente alle 14.00 del 23 ottobre presso il Palazzo di Giustizia di corso Crimea perché una guardia giurata in servizio di vigilanza alla struttura aveva segnalato al 112 la presenza di un uomo che aveva tentato di entrare nel palazzo con una coltello. Giunti sul posto, i militari accertavano che l’uomo aveva con sé un borsello che aveva messo sul nastro trasportatore del sistema di sicurezza attraverso il quale le guardie giurate hanno notato la presenza del coltello all’interno. L’uomo, che stava andando a testimoniare in un’aula di udienza insieme al proprio avvocato, veniva quindi fermato e i militari intervenuti procedevano a sequestrare il coltello della lunghezza di 20 centimetri circa e a denunciare all’Autorità Giudiziaria l’uomo per porto abusivo di arma da taglio.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alessandria hanno denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere un cittadino italiano di 61 anni, pluripregiudicato, residente in provincia di Milano. I militari intervenivano alle 13.15 circa del 22 ottobre perché un uomo del posto aveva telefonato al 112 da Piazza Garibaldi riferendo di essere stato avvicinato da due persone con accento campano a bordo di un furgone le quali avevano provato ad approcciarlo con la scusa di essere dei conoscenti del padre e di vendergli alcune cassette di frutta. L’uomo capiva immediatamente che i due non erano amici di suo padre e che probabilmente volevano commettere una truffa e telefonava al 112, indicando che i due si erano allontanati con il furgone e li stava seguendo, fornendo anche i dati precisi su marca, modello e targa del mezzo a loro in uso. Intervenivano dei militari in borghese e una gazzella del Radiomobile che inseguivano il furgone che nel frattempo era arrivato al casello di Alessandria Ovest e aveva preso l’autostrada, sempre seguito dall’uomo che era in costante contatto telefonico col 112, dove veniva fermato per il controllo. I militari, dopo averli fermati, procedevano alla loro perquisizione personale estesa anche al mezzo. Nel veicolo venivano rinvenuti un tirapugni in metallo e un attrezzo multiuso composto da pinze e lame risultati di proprietà del 61enne che veniva quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per il porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per furto aggravato un cittadino italiano di 52 anni. Gli accertamenti dei militari iniziavano a fine settembre quando una pattuglia veniva inviata in un palazzo del centro della città perché un uomo aveva scoperto di essere vittima di un furto di energia elettrica. Sul posto veniva richiesto il personale dell’Enel che procedeva ad accertare che effettivamente i fili provenienti da un altro appartamento erano collegati con il contatore di una ditta che produce gioielli di cui è titolare la vittima del reato che aveva chiesto l’intervento dei carabinieri. Infatti si accertava che il 52enne si era collegato al contatore della ditta perché ai primi di settembre gli era stata interrotta la fornitura di energia elettrica per morosità e aveva chiesto a un amico di creargli una derivazione da un altro contatore in modo da avere ugualmente la corrente elettrica in abitazione. Ulteriore prova del collegamento abusivo veniva effettuata abbassando la leva del contatore della ditta, cosa che interrompeva l’erogazione del’energia elettrica anche nell’abitazione del 52enne. A quel punto, ovviamente il collegamento elettrico abusivo veniva eliminato, l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto mentre sono in corso accertamenti per calcolare il danno provocato alla vittima,
I Carabinieri della Stazione di San Giuliano Vecchio hanno denunciato per danneggiamento aggravato un cittadino italiano di 26 anni, pregiudicato. La pattuglia veniva inviata la mattina del 22 ottobre presso l’ufficio postale di San Giuliano Vecchio perché c’era un giovane in stato di agitazione che aveva mandato in frantumi una vetrata. Giunti immediatamente sul posto, i militari fermavano il 26enne, già ben conosciuto, il quale aveva avuto una discussione con i dipendenti delle poste e con gli altri presenti nella sala perché voleva saltare il proprio turno e passare davanti a tutti. Alle proteste, era andato su tutte le furie e aveva spinto una porta con forza, mandandola a sbattere e rompendone il vetro. Per tale motivi l’uomo veniva accompagnato in caserma e denunciato all’Autorità Giudiziaria per danneggiamento aggravato.
I Carabinieri della Stazione Alessandria Principale e dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria, in due diverse circostanze hanno denunciato per tentato furto un cittadino marocchino di 26 anni e una cittadina italiana di 40 anni, pluripregiudicati, residenti in città. Nel primo caso la pattuglia interveniva alle 10.40 circa del 24 ottobre presso il supermercato Esselunga di corso Borsalino in quanto era stato fermato un uomo che tentava un furto. Infatti, l’addetto alla vigilanza del supermercato notava l’uomo mentre cercava di uscire dal varco predisposto per l’entrata dei clienti approfittando dell’apertura delle sbarre al passaggio della gente che entrava. Il 26enne era già stato notato perché si muoveva in maniera sospetta tra i corridoi dell’esercizio commerciale e veniva seguito dall’addetto alla vigilanza. L’uomo aveva preso molta merce e l’aveva riposta in una borsa termica, anche questa presa dagli scaffali del supermercato, e aveva cercato di uscire dal varco per il solo ingresso senza pagare, venendo subito fermato. L’intervento della pattuglia consentiva di verificare che il 26enne aveva tentato di rubare generi alimentari e rasoi elettrici per un valore che superava i 240 euro, che venivano restituiti al responsabile dell’esercizio commerciale, mentre l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per il tentato furto. Il secondo caso avveniva sempre al supermercato Esselunga di corso Borsalino alle 16.00 circa del 24 ottobre, quando l’addetto alla vigilanza aveva notato tra le corsie una donna che già in passato era stata sorpresa a rubare della merce. Seguita per un po’ di tempo, la guardia notava che si aggirava in modo sospetto tra i banchi vendita prendendo cinque bottiglie di liquore e riponendole nel cestino della spesa. Poco dopo, cambiava corsia e nascondeva le bottiglie nella sua borsa a tracolla, coprendole con una giacca che si era tolta di dosso e aveva messo sopra la borsa, recandosi quindi alle casse e uscendo senza pagare. A quel punto, subito dopo le casse veniva fermata dall’addetto alla vigilanza mentre tentava di allontanarsi. Giungeva nel frattempo la gazzella che accertava il tentativo di furto e restituiva le bottiglie di alcolici, del valore di 52 euro circa, al responsabile dell’esercizio commerciale e la 40enne veniva denunciata all’Autorità Giudiziaria per il tentato furto commesso.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per possesso di arnesi da scasso due cittadini georgiani di 44 e 35 anni, pluripregiudicati, domiciliati in città e attualmente sottoposti a misure cautelari a seguito di diversi furti in abitazione commessi in passato. La pattuglia il 24 ottobre alle ore 21.30 circa mentre transitava in via XX Settembre notava i due, già ben conosciuti per i loro trascorsi giudiziari e perché dediti ai furti in abitazione, e decideva di controllarli. Appena raggiunti i due con l’auto di servizio, uno di loro estraeva dalla tasca un oggetto e lo lanciava sotto una macchina parcheggiata. Fermati e identificati, veniva accertato che avevano lanciato un cacciavite di medie dimensioni molto affilato e, visto che non sapevano giustificare il possesso dell’oggetto, venivano entrambi denunciati all’Autorità Giudiziaria per possesso di arnesi da scasso mentre il cacciavite veniva ovviamente sequestrato.
I Carabinieri della Stazione di Valenza hanno denunciato per porto abusivo di arma da taglio, ingiurie e minacce un cittadino italiano di 60 anni. Alle 23.30 circa del 23 ottobre una pattuglia veniva inviata in centro città perché una donna e il suo attuale compagno erano stati minacciati per strada con un coltello dall’ex convivente della donna. La pattuglia si recava velocemente sul posto e accertava la presenza dei tre, venendo a sapere che l’uomo era l’ex convivente della donna 64enne che quella sera era con il suo nuovo compagno, un 42enne. Saputo che il 60enne aveva minacciato di morte i due con un coltello, l’uomo veniva perquisito immediatamente e nelle tasche del suo giubbotto veniva trovato un coltello della lunghezza di 19 centimetri mentre nella sua auto veniva trovato un cacciavite di cui non sapeva giustificare il possesso. L’uomo, probabilmente dopo averli seguiti, aveva atteso che la ex convivente e il suo attuale compagno uscissero dall’abitazione di loro amici in cui si erano recati per cenare e si recassero presso l’auto della donna per tornare a casa per aggredirli con insulti di ogni genere e minacciarli di morte con un coltello. In particolare la minaccia era rivolta al 42enne, mentre la 64enne si poneva davanti al 60enne che cercava di raggiungere l’avversario. Poi l’uomo quando capiva che erano stati chiamati i carabinieri, si calmava e riponeva il coltello nella tasca del giubbotto dove veniva trovato dai militari e sequestrato. Inoltre, la donna trovava la sua auto completamente rigata, ma non è stato possibile accertare che l’autore del danneggiamento fosse proprio il 60enne, ma veniva ugualmente sequestrato il cacciavite che l’uomo aveva in auto. Per questi motivi l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per i reati di ingiurie, minacce e porto abusivo di arma da taglio.
I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria hanno denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere un cittadino italiano di 59 anni, pregiudicato, residente in città. I militari intervenivano alle 23.30 circa del 24 ottobre in corso IV Novembre perché era stata segnalata una lite tra più persone. La pattuglia intervenuta scopriva quindi che nella zona c’era stata una violenta zuffa tra dei cani e i rispettivi padroni, intervenuti per dividerli, avevano a loro volta litigato. Venivano così identificati i padroni dei cani, ma nel momento che procedevano all’identificazione dei presenti i militari notavano che da sotto il giubbotto del 59enne spuntava un oggetto metallico di grosse dimensioni. Visto che i militari volevano perquisirlo, l’uomo diceva che aveva un impegno e doveva andare subito a casa per evitare di essere perquisito, ma veniva bloccato dai militari che lo perquisivano immediatamente accertando che all’interno del pantalone della tuta occultava un’accetta in acciaio lunga circa 35 centimetri, posta sotto sequestro. Visto che l’uomo non sapeva giustificare il possesso di tale strumento, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per porto abusivo di oggetti atti ad offendere.
I Carabinieri della Stazione di Solero hanno denunciato per falsità materiale del privato un cittadino rumeno di 27 anni, pluripregiudicato, residente ad Alessandria. L’uomo veniva fermato alle 20.00 circa del 24 ottobre a Solero sulla SP 10 alla guida di un’auto con targa bulgara di altra persona. L’uomo mostrava quindi i documenti del mezzo che non erano in regola perché la revisione non risultava scaduta ma, da un accertamento più approfondito, si appurava che il tagliando e la card di revisione erano palesemente contraffatti nei caratteri di microscrittura e ologramma. Il tagliando e la card revisionale sono stati posti sotto sequestro e per l’uomo è stata elevata una pesante sanzione amministrativa per mancanza di revisione, peraltro pagata in contanti come prevede la legge in questi casi. Inoltre, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per falsità materiale commessa da privato in certificati e autorizzazioni amministrative. Il veicolo veniva sospeso dalla circolazione fino alla nuova revisione che dovrà essere effettuata presso le competenti autorità bulgare.
Notte di controlli con l’etilometro quella della domenica del 25 ottobre con le tre gazzelle dei Carabinieri impegnate nella sottoposizione di numerosi automobilisti al test. I militari dell’Aliquota Radiomobile di Alessandria nel corso di questo servizio hanno denunciato per rifiuto di eseguire il test dell’etilometro un cittadino italiano di 33 anni, residente in provincia di Monza Brianza, pregiudicato, e un cittadino italiano di 27 anni, residente in provincia di Alessandria. Il primo caso alle 02.20 circa quando una gazzella notava un’auto transitare a forte velocità in via Teresa Michel e decideva di controllare gli occupanti. La macchina, accortasi della pattuglia, accelerava ulteriormente l’andatura effettuando delle manovre azzardate e un sorpasso in contromano all’incrocio tra Via Michele e Lungo Tanaro San Martino. Proseguiva la marcia in Largo Catania, Spalto Rovereto, via Bottazzi, via Sant’Ubaldo e via Milazzo, sempre tallonata dalla gazzella dei carabinieri. Giungeva nuovamente sullo Spalto Rovereto e qui veniva fermata consentendo ai militari di controllare gli occupanti, identificati in madre e figlio con quest’ultimo alla guida. Nei suoi confronti sorgeva immediatamente il sospetto che avesse assunto sostanze alcoliche e, richiesto di sottoporsi al test dell’etilometro, l’uomo rifiutava categoricamente di eseguirlo. Per lui, oltre la denuncia all’Autorità Giudiziaria, anche il ritiro immediato della patente di guida mentre l’auto veniva invece affidata a persona in grado di guidare. Ovviamente oltre la denuncia, i militari, in base alla sintomatologia riscontrata hanno contestato all’uomo anche la guida in stato di ebbrezza nella forma più lieve ovvero quella che viene sanzionata solo in via amministrativa e venivano contestate le violazioni relative alla velocità pericolosa e al sorpasso all’altezza di un incrocio. Il secondo caso alle 04.00 circa della stesa notte quando in Spalto Borgoglio un’altra gazzella fermava un veicolo condotto dal 27enne ma di proprietà del padre. Nei suoi confronti sorgeva immediatamente il sospetto che avesse assunto sostanze alcoliche viste le sue condizioni fisiche e veniva sottoposto al test dell’etilometro che evidenziava un risultato di oltre 1,60 g/l. Per lui, oltre la denuncia all’Autorità Giudiziaria, anche il ritiro immediato della patente di guida mentre il veicolo veniva affidato al proprietario.