È iniziata ufficialmente sul campo l’era di Enea Benedetto alla presidenza dei grigi: non benissimo, a giudicare dalla sconfitta (prevista) e dai cori non proprio benevoli ricevuti dalla parte più calda del tifo. Ma fa parte del gioco.

Ed è finito nello stesso momento il lavoro di Federico Vaio, per 10 anni collaboratore strettissimo del precedente patron Di Masi (‘pizzicato’ anche lui dagli spalti). Alessandria-Sampdoria è stato l’ultima fatica di Vaio che lascia i grigi: settimana scorsa ha trovato un accordo economico (compresa la liquidazione) col presidente Benedetto per lasciare a fine luglio. Ruolo che resta scoperto, ma qualcuno lo riempirà.

Certo è che la vecchia struttura continua a perdere pezzi, smantellata perché (pare) troppo costosa. E in questa luce, dopo i recentissimi episodi di ipotetiche cordate rappresentate da personaggi equivoci, si attendono altre fughe di giocatori, magari costretti alla rescissione (lasciando qualcosa) pur di andarsene. Come già visto per Sini, Marietta, Podda e Guidetti

Quindi la formazione grigia vista ieri contro la Samp, partita senza acuti e senza emozioni che ha confermato lo scarso ‘appeal’ delle amichevoli estive (tutte), potrebbe cambiare radicalmente nei prossimi 15-20 giorni.
In ogni caso, ad onor di cronaca, hanno vinto i genovesi 1-0 (26′ La Gumina) senza strafare, dominatori in lungo e in largo di una gara in cui la differenza di categoria è stata evidente.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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