Questa l’analisi di Studio Temporary Manager, società specializzata nei servizi di temporary manager, sull’impatto del rialzo dei tassi di interesse sulle imprese. Nella fattispecie, il Piemonte è la 5^ regione italiana penalizzata dalla politica dei tassi all’insù.
A giugno 2023, infatti, il tasso di riferimento BCE ha raggiunto il 4% rispetto allo 0% di un anno fa, per arrivare dopo gli annunciati aumenti del prossimo luglio ad un tasso per le aziende tra il 5,5% e il 7% a seconda del rating, con picchi superiori all’8% per le aziende meno “virtuose” dove lo spread applicato raggiunge il 4%.
Le regioni più penalizzate da questo aumento dei tassi saranno quelle con le attività produttive che si avvalgono dell’aiuto degli istituti di credito, vale a dire la Lombardia (interessi totali €13,8 mld; +€8 mld sul 2022), il Lazio (interessi €5 mld; +€2,9 mld sul 2022), l’Emilia-Romagna (interessi €5 mld; +€2,9 mld sul 2022), il Veneto (interessi €4,8 mld; +€2,8 mld), il Piemonte (interessi €3,4 mld; + €2 mld).