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Tregua tra le parti per il controllo delle quotazioni del grano. La camera di commercio di Alessandria ha fissato il prezzo all’ingrosso del grano valido fino alla prossima contrattazione del 29 agosto.  Si arriva ad un prezzo di 18 euro circa al quintale. Le parti in causa sono gli agricoltori da una parte e i commercianti, industriali, cooperative e organizzazioni di categoria dall’altra che si erano incontrati per ben tre lunedì senza arrivare al nulla.  Una battaglia che vede come oggetto il prezzo del grano, chi lo vuole più basso chi più alto, in base alla convenienza. Più volte è stato organizzato un confronto tra gli operatori di filiera sulla situazione del grano. A seguito della convocazione da parte del presidente camerale Gian Paolo Coscia avvenuta per il  primo lunedì del mese, il dibattito si è acceso quasi diventando un caso nazionale. Produttori contro i venditori. Ieri, lunedì 8 agosto, la “commissione tecnica per la rilevazione settimanale dei prezzi all’ingrosso” presieduta da Carlo Ricagni ha reso fine temporaneamente alla battaglia.  Anche il grano “pianificabile” trova un suo prezzo di 16,2 euro.

Abbiamo accolto con interesse l’incontro convocato dalla Camera di Commercio al fine di avere un confronto tra i vari attori della filiera del grano, in relazione al momento di emergenza che il comparto cerealicolo sta attraversando sul nostro territorio, nonostante abbiamo fatto un progetto sul “Grano alessandrino” con un suo marchio – spiega Luca Brondelli, presidente provinciale Confagricoltura Alessandria. Inoltre, si è tornato a parlare del progetto “Grano alessandrino” varato nel 2009 dalla Camera di Commercio, in collaborazione alle Associazioni agricole e con tutti gli operatori del settore, di cui si sono persi nel tempo gli sviluppi. L’obiettivo del progetto è la valorizzazione del frumento tenero prodotto in provincia attraverso un’iniziativa di filiera corta, con apposito disciplinare di monitoraggio su qualità, controlli in campo, accordi di programma e contratti di filiera.  In merito si è voluto esprimere il presidente provinciale Cia Alessandria, Gian Piero Ameglio,  “I progetti di rilancio o di nuova iniziativa potranno funzionare ma solamente alla condizione di riorganizzare il prodotto da parte agricola: le produzioni dovranno essere organizzate, stoccate e commercializzate in funzione delle reali esigenze di mercato. Solo così la nostra filiera avrà un lungo futuro”.

 

G. Perazzi

 

 

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