Marco Quaglia, torinese classe 1973, è il nuovo Direttore della Struttura complessa a direzione universitaria di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria.
Laureatosi a Torino con il massimo dei voti nel 1998, si specializzò nel 2003 in Nefrologia, conseguendo poi nel 2005 all’Università di Padova il titolo di perfezionamento in Scienze dei trapianti d’organo, percorso proseguito con il Master in Management clinico, organizzativo e gestionale del trapianto di rene nel 2012 all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
Il professor Quaglia iniziò la sua carriera accademica nel 2010 come ricercatore dell’Università del Piemonte Orientale, divenendo nel 2021 Professore Associato in Nefrologia e nel 2022 membro della Scuola di Specializzazione di Nefrologia dell’UPO, essendo titolare dei Corsi di Laurea in Biotecnologie Mediche e Scienze Infermieristiche. Autore di oltre 130 pubblicazioni scientifiche, Marco Quaglia si è dedicato principalmente ai polimorfismi genetici nel trapianto renale, diagnosi di nefropatie rare, nuovi bio-markers nel trapianto renale.
Le parole
“Sono molto felice di questo nuovo incarico – ha spiegato Marco Quaglia – che mi permetterà di rafforzare ulteriormente, nell’ambito della Medicina Traslazionale, la ricerca nel reparto di Nefrologia, portandola così dai laboratori al letto dei pazienti. L’obiettivo è quello di collaborare con i settori del Dipartimento della ricerca negli ambiti che ho approfondito in questi anni e di fidelizzare i giovani studenti di Medicina a questa specialità”.
Valter Alpe, DG dell’Ospedale di Alessandria, ha sottolineato che “la struttura di Nefrologia è la terza, dopo Ematologia e Medicina Interna, ad essere affidata a un professore dell’Università, tassello fondamentale per la trasformazione in Azienda Ospedaliero-Universitaria della nostra struttura”.
Gian Carlo Avanzi, Rettore dell’Università del Piemonte Orientale, ha precisato: “Il professor Quaglia prende servizio nel momento della trasformazione in Azienda Ospedaliero-Universitaria, il miglior viatico per un ricercatore rigoroso e capace. Saprà portare con sé il proprio grande know-how scientifico e la sua vasta esperienza clinica in ambito nefrologico”.