Il Comune di Alessandria ha pubblicato un avviso pubblico per l’individuazione di soggetti del Terzo settore disponibili alla co-progettazione per la realizzazione di almeno 30 tirocini formativi, volti all’inserimento/reinserimento lavorativo di adulti disoccupati.
Con il progetto “Al lavoro… chi ben (ri)comincia…” l’Amministrazione Comunale intende offrire a Cittadini al momento senza lavoro, in particolare ai genitori appartenenti a nuclei monoparentali e giovani disoccupati, un’occasione di avvicinamento al mondo del lavoro, investendo sulle loro capacità e sulle loro potenzialità e propensione a (ri)mettersi in gioco.
L’avviso è rivolto a tutti i soggetti del Terzo Settore (Enti, Associazioni, Consorzi regolarmente accreditati dalla Regione Piemonte in materia) che in forma singola o di raggruppamento temporaneo, siano interessati a collaborare con l’Amministrazione comunale.
I tirocini dovranno avere luogo presso imprese, aziende e diverse realtà idonee del territorio nelle zone limitrofe ove più facilmente risultano reperibili le strutture di inserimento (comprese le aziende agricole), preferibilmente all’interno dell’area di competenza del Centro per l’Impiego di Alessandria, e devono prevedere una“indennità di partecipazione” non inferiore a € 500 mensili.
L’attività di co-progettazione dovrà essere avviata entro il mese di ottobre 2018.
Gli interessati dovranno presentare la domanda di partecipazione, con la documentazione allegata, entro e non oltre le ore 12 del giorno 1°ottobre 2018 all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Alessandria, a mano o a mezzo postale. Le richieste saranno valutate da una Commissione nominata dall’Amministrazione.
L’Avviso pubblico è consultabile sul sito internet del Comune di Alessandria, nella sezione Amministrazione Trasparente – Bandi di gara e contratti – Atti delle Amministrazioni aggiudicatrici –
“Con questo progetto il Comune di Alessandria ha stanziato oltre 130.000 euro per portare avanti un percorso di co-progettazione con soggetti del Terzo Settore, volto a fornire un’opportunità ad adulti, in particolare genitori di nuclei familiari monoparentali – ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali, Piervittorio Ciccaglioni -. Il nostro obiettivo è creare una rete di percorsi formativi atti al superamento della difficile condizione di disoccupazione con il potenziamento e lo sviluppo delle singole competenze favorendo il reimpiego in aziende, società, cooperative e altre realtà del territorio idonee, interessate e disponibili ad inserire la persona disoccupata fornendole adeguati strumenti conoscitivi. Si creeranno, anche, figure specifiche competenti e idonee a proporsi successivamente nel mercato del lavoro, oltre che in attività dipendenti, anche autonomamente, magari in ambiti occupazionali emergenti come la cura degli animali domestici e la coltivazione della terra. Gli animali, come i piccoli appezzamenti di terra, possono infatti essere posseduti anche da persone anziane, che hanno difficoltà crescenti ad accompagnare fuori o ad assolvere altri compiti necessari al benessere del proprio animale, che sovente rappresenta un’importante fonte di compagnia e di valore aggiunto alla qualità della vita”.
“Alla conclusione del percorso formativo e di tirocinio – ha continuato l’assessore Ciccaglioni – le persone coinvolte oltre a cercare occupazione negli esercizi volti alla cura degli animali domestici, alla vendita di prodotti, alla toelettatura potranno così proporsi come accompagnatori o addetti alla cura dell’animale domestico posseduto da anziani o da persone che temporaneamente per i motivi più diversi non possono occuparsi completamente del loro amico a quattro zampe, ma vogliono ed hanno le condizioni essenziali per tenerlo con sé. Analogamente chi ha avrà appreso rudimenti fondamentali per la coltivazione della terra, preferibilmente dell’orto, con metodi naturali, potrà cercare lavoro nelle aziende agricole o proporsi autonomamente quale soggetto capace di coadiuvare la persona anziana o comunque la persona che possiede un appezzamento di terreno che desidera coltivarlo con il supporto di persona qualificata”.