Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’ associazione Jada per la lotta contro il diabete:
Il valore della personalizzazione della terapia e della scelta del glucometro più appropriato per ciascun paziente è stato più volte riconosciuto dalle Società Scientifiche, dalle Associazioni di Persone con Diabete e da Diabete Italia.
Il ricorso alle gare in alcune regioni, come in Liguria ed Emilia Romagna, ha messo in discussione questo principio ed ha ridotto in modo significativo l’accessibilità ai presidi, alimentando il dibattito su costi e benefici reali di tali misure.
Ora però in Piemonte è stata presa una decisione senza precedenti:
– Il diabetologo può prescrivere un solo modello di glucometro, a parte pochi casi strettamente regolamentati e controllati.
– Circa l’80% delle persone con diabete dovrà sostituire il glucometro in uso, sul quale è stato educato ed addestrato e si vedrà così negata la continuità terapeutica.
– Scegliere lo strumento più adatto alle necessità di ciascun paziente è diventata un’eccezione.
Accettare questa decisione significa:
– riconoscere che la cura appropriata e personalizzata non è più un valore.
– venire meno alla difesa dei diritti delle Persone con Diabete.
– arrendersi alla prevalenza delle decisioni amministrative sul diritto alla migliore cura.
Si tratta di una sconfitta per l’intera comunità diabetologica con cui dobbiamo fare i conti e trarne le dovute conseguenze. JADA di concerto con il coordinamento regionale delle associazioni piemontesi non ci sta pertanto presto saranno avviate pratiche legali per rivendicare il diritto alla libertà di cura. In allegato trovate l’iscrizione GRATUITA all’ ADOC (Associazione Difesa Diritti ed Orientamento dei Consumatori) che sin da oggi grazie ad un accordo con JADA fornirà l’assistenza legale GRATUITA a tutti gli iscritti.