L’Accademia Urbense in collaborazione con il Comune di Ovada ha deciso di celebrare i cento anni dall’ingresso dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale con una mostra ricca di cimeli e di documenti risalenti all’epoca che sarà allestita nei prossimi mesi.
Si tratta dell’iniziativa più importante del ricco programma costituito dall’ente presieduto da Alessandro Laguzzi e dall’assessore alla cultura, Roberta Pareto.
La prima serata del calendario c’è già stata a fine 2014, con il premio “Testimone di Pace” assegnato alla memoria del prete alessandrino Don Walter Fiocchi, organizzato dall’associazione culturale Uo’nderful.
Adesso la palla passa nelle mani dell’Accademia Urbense e del delegato Paolo Bavazzano, che sta lavorando per la realizzazione di alcuni progetti che coinvolgeranno in maniera diretta gli ovadesi. “Sicuramente realizzeremo un numero speciale di Urbs (il periodico dell’Accademia) come per il 150° dell’Unità d’Italia – spiega Bavazzano –. L’intenzione è anche quella di allestire alla Loggia di San Sebastiano una mostra documentaria”.
E proprio a tal proposito che il presidente dell’ente Alessandro Laguzzi ha chiesto agli ovadesi di rendere disponibili i cimeli personali per la durata della mostra. “La disponibilità delle famiglie è fondamentale per la realizzazione di questo evento, che vedrà Ovada come protagonista nella commemorazione della Grande Guerra, particolarmente sentita in tutto il territorio”.
Tra il 1915 e il 1918 il territorio ovadese perse 971 giovani caduti nel corso dei conflitti armati.
Luca Piana