Lavoro del futuro
La riparazione degli oggetti di uso comune non è prerogativa del passato, semplicemente con il tempo sono cambiati gli oggetti considerati di utilità quotidiana: negli anni Novanta erano le televisioni e le radio, nel Duemila le prime consolle di videogiochi da modificare mentre al giorno d’oggi smartphone e tablet rappresentano l’ultima frontiera del mastro aggiustatutto.
La diffusione virale sul mercato di oggetti altamente tecnologici ha cambiato le nostre vite, in meglio o in peggio non si sa, per certo quest’espansione sta offrendo spiragli di mercato per quanto riguarda la sostituzione di parti danneggiate ed il recupero di materiale salvato nelle memorie interne dei nostri costosi strumenti di lavoro.
Spesso ad intraprendere questa professione sono persone già del settore, che si reinventano e si aggiornano con l’incedere della tecnologia; molto propensi ai lavori manuali anche gli asiatici, espertissimi nell’adattare la propria praticità a seconda delle richieste del mercato: negli anni Trenta vendevano cravatte a una lira, ora aggiustano schermi in un’ora.
Nicholas Capra