“La cessione delle quote delle Terme non ci sarà”. E’ come un fulmine a ciel sereno la notizia rilasciata dall’assessore delle Regione Piemonte, Giuseppina De Santis, dopo l’aggiudicazione del bando di gara da parte della South Marine Real Estate. La stessa società svizzera, dopo aver proposto l’acquisto dell’intero pacchetto di Terme di Acqui spa pari all’81 per cento della quota regionale, avrebbe dovuto versare nelle casse di FinPiemonte partecipazioni 1 milione e 640 mila euro come da regolamento.
Ad oggi la transazione non è avvenuta lasciando, ancora una volta, un futuro incerto alla città e agli acquesi. “Garantiremo la continuità” sottolinea l’assessore ai rapporti con le società partecipate ricordando che “si tratta di una procedura complessa alla quale gli aspiranti compratori all’ultimo non si sono presentati per formalizzare l’acquisizione”.
Anche il Comune, socio di minoranza nelle Terme, non accoglie bene la notizia di un nulla di fatto. “La Regione ha saputo svendere il nostro ospedale ma non vendere le Terme” replica il Sindaco Bertero.
Il consigliere di minoranza ed ex Sindaco, Bernardino Bosio, parla di fantapolitica preoccupandosi della situazione d’incertezza dei lavoratori termali precari, tra cui tanti “fanghini” che attendono da anni l’assunzione a tempo indeterminato come era stato fatto a suo tempo per i 29 dipendenti attuali della struttura termale.
G.G.