Domani, sabato 22 marzo, nella Sala Conferenze di Palazzo Cuttica (via Parma 1), sarà presentato il volume dello scomparso avvocato alessandrino Giorgio Gorgia (1932-2001), intitolato “Ceneri di Luna. Poesie 1976–1998”, pubblicato da Edizioni dell’Orso.
A introdurre la presentazione sarà la dott.ssa Nadia Ghizzi; seguiranno gli interventi della prof.ssa Maria Francesca Robotti Gorgia, vedova dell’autore, e del prof. Gian Luigi Ferraris, presidente della Società Alessandrina di Italianistica e autore della postfazione al volume. INGRESSO LIBERO.
Ironico alla maniera alessandrina, ma sempre garbato e rispettoso, ancorché facile alla battuta pronta e dissacrante, Gorgia aveva il suo passatempo preferito nel comporre versi: chi lo ha conosciuto lo ricorderà, un po’ ovunque, intento a scrivere su foglietti le sue composizioni, totalmente assorto e temporaneamente estraneo a quanto lo circondava.
LE PAROLE – Le poesia di Gorgia dialogano tra loro e tessono, nel tempo, una sorta di trama che non si interrompe con gli anni. Così la moglie: “Le sue composizioni sono frammenti, flash, rapide sequenze di parole, veloci come tocchi, capaci di definire visioni della realtà. I suoi versi attingono l’essenza delle cose, ne svelano profili di autenticità e di profonda umanità, disegnano ciò che è sotto le apparenze e la quotidianità. I temi prediletti sono l’amore e il dolore, il mistero dell’esistenza, la nostalgia per la classicità”.
