E’ in via di definizione la situazione dei tre locali di fronte alla Stazione ferroviaria di Alessandria. Il bando per la loro assegnazione nella scorsa primavera è andato pressoché deserto. Nemmeno la proposta di recupero dell’ex Zerbino da parte di un gruppo di imprenditori cittadini (Enrico Elli, Paolo Alberici, Fabio Cagnina, Fabiano Omodeo e Beppe Sardi) è andata in porto: gli incontri con l’amministrazione comunale si sono arenati su aspetti economici, in particolare le fidejussioni bancarie. 
Che succederà, quindi? Il destino dell’ex Zerbino e dell’ex Piccadilly sembra essere la demolizione, a meno di dimostrazioni d’interesse in extremis, come confermato dall’assessore Marcello Ferralasco. L’ex Cangiassi, invece, sarà l’oggetto di una seconda gara d’assegnazione, prevista con le stesse modalità della precedente ma “con un ribasso dei costi attorno al 20%”, ha detto Ferralasco. 
Nel recente passato, la fu gelateria nei giardini della Stazione aveva attirato l’interesse della Comunità di San Benedetto al Porto, che desiderava stabilire lì un punto di accoglienza per turisti, promozione del territorio e orientamento ai dormitori cittadini e regionali. L’attenzione dell’associazione che gestisce la Casa di Quartiere, però, sembra essersi spostata su uno dei locali sfitti all’interno della Stazione. Qualora nessuno si presentasse all’appello anche per la seconda gara di assegnazione, “obbligatoria per legge”, Ferralasco prevede la possibilità di prendere in considerazione altre offerte, anche con costi minori rispetto a quelli nel bando. In tal caso, si avvierebbe una trattativa privata, con alcuni punti fermi da parte dell’amministrazione per quanto concerne gli indirizzi d’uso. L’assessore non ha escluso anche la possibilità di costruire nuovi insediamenti sul terreno occupato da Zerbino e Piccadilly, probabilmente di dimensioni minori. Prima di dare il via a tutto, ha ricordato Ferralasco, occorre attendere il parere del Consiglio Comunale, previsto per l’estate.
Stefano Summa
@Stefano_Summa
