Marco Lodola lascia un altro segno ad Alessandria. L’artista pavese, che nella sua poliedrica produzione realizza anche sculture in ferro illuminate a colori, come quella, bellissima, dedicata a Borsalino intitolata ‘Il cappellaio magico’, posta sulla rotonda verso sud, prima del cavalcavia, vedrà brillare anche quella intitolata Marengò, che occupa il centro della rotonda verso est, a Spinetta Marengo, per ricordare la grande battaglia (14 giugno 1800) in cui Napoleone Bonaparte sbaragliò gli austriaci ristabilendo il predominio francese sulla pianura padana.
L’inaugurazione della nuova scultura avverrà stasera, martedì 26 settembre, alle ore 20, quando con il buio si potrà già ammirare come risaltano i colori dell’opera di Lodola, un ‘Napoleone e cavallo’ ispirato al famoso quadro di Jacques-Louis David (che ritrae il generale corso al valico del Gran San Bernardo), che non vuole essere, di per sé, un omaggio al condottiero, bensì un ricordo della famosa battaglia di Marengo di 217 anni fa.
Il titolo dell’opera, Marengò, è invece un omaggio al nome del cavallo di Napoleone, che lo fece arrivare dall’Egitto nel 1799 e lo montò in tutte le sue battaglie, da Marengo fino a Waterloo. Dopo quella disfatta il grigio arabo Marengò fu catturato e poi venduto, ma nella sua carriera militare fu ferito otto volte, riportando sempre a casa il Bonaparte. Ora il suo scheletro, privo di uno zoccolo (utilizzato come tabacchiera da alcuni militari dopo la sua morte a 38 anni) è conservato in un museo di Londra.
Per la realizzazione dell’opera è stato fondamentale il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che complessivamente, per le due rotonde con “Il cappellaio magico” e “Marengò”, ha investito circa 50.000 euro.
“A distanza di pochi mesi dall’inaugurazione della prima opera di Lodola – ha spiegato il presidente della Fondazione, Pier Angelo Taverna – la città si arricchisce di una nuova importante opera d’arte contemporanea, disegnata e realizzata da un artista che ha accettato di lavorare a questo progetto della Fondazione, studiato per richiamare l’attenzione di quanti entrano in Alessandria“.
Entusiasta il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, che si è detto “convinto dell’importanza divulgativa di queste opere, collocate in punti strategici per l’ingresso in città a dare lustro, visibilità e pregio al territorio”.