Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa:
“Nel mio intervento di oggi in Commissione Bilancio ho manifestato la nostra preoccupazione per il nuovo modello di controllo di gestione introdotto da AMAG, che mira solo al risparmio sotto il profilo finanziario anziché mettere al centro la soddisfazione dei clienti/utenti e la gestione strategica del personale. Anzi, sono emerse evidenti contraddizioni tra quanto detto dai consulenti dell’azienda, che proponevano l’accentramento nella holding senza nuove assunzioni di personale amministrativo, e la realtà che vede la distribuzione del personale dalla holding alle aziende controllate, oltre a nuovi bandi di concorso di dubbia imparzialità per assumere ancora personale amministrativo in cui, ad esempio, pochi mesi di esperienza in azienda per conto di un’agenzia di lavoro contano più della laurea e delle esperienze fatte in altri settori.
Altro nodo che abbiamo voluto sottolineare, strettamente legato anche alla questione del personale, è la nostra denuncia sugli affidamenti diretti per lo spostamento dei cassonetti: da un lato sono stati lasciati a casa i lavoratori che fanno il servizio e dall’altro lato si danno affidamenti diretti leggermente sotto soglia frazionati su pochi mesi ad un consorzio di cooperative, fatti ignorando la legge. E parlando di affidamenti diretti, diventa sempre più preoccupante la familiopoli presente in Amag: da dove viene questo rapporto tra il centrosinistra e la famiglia Zordan? Sappiamo che conoscevano il Sindaco Abonante prima di avere qualsiasi incarico in Amag e oggi ci ritroviamo Giancarlo Zordan consulente e (padre di) Stefano Zordan formatore del personale attraverso le loro società, mentre Anna Zordan (sorella di Stefano e figlia di Giancarlo) presente in azienda come psicologa, anche se l’incarico era stato dato ad una sua collega. C’è una connessione? E ancora: chi guidava le società dei Zordan ‘MoveOnTeam’ e ‘Systema’, l’ing. Franzino, oggi guida Amag. ‘MoveOnTeam’ e ‘Systema’, però, continuano a prendere affidamenti da Amag per un totale che è arrivato a 145.000 euro la prima e 75.000 euro per la seconda. Inoltre l’avv. Aimone, che di tali società è stata ugualmente nel consiglio di amministrazione con l’attuale presidente di Amag, ha già ricevuto quest’anno 102.000 euro di affidamenti diretti.
Questa gestione, familistica e spesso in contrasto con le norme, è assolutamente inaccettabile: pregiudica la qualità dei servizi offerti ai cittadini e non valorizza il personale. Ma il centrosinistra continua a non voler rispondere nel merito alle nostre osservazioni, cercando solo di giustificarsi o deresponsabilizzarsi.
Emanuele Locci, Presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia ad Alessandria, intervenuto a margine della Commissione Bilancio che ha audito i vertici di Amag.