Non capita tutti i giorni di ‘vedere’ l’arte di Ben Vautier, eclettico artista francese, nato a Napoli nel 1935 e morto a Nizza lo scorso giugno, suicidatosi con un’arma da fuoco dopo che sua moglie era deceduta per un ictus la sera precedente. Ce ne sarà l’occasione in città, alla galleria d’arte moderna e contemporanea ‘Soave’ di via San Francesco d’Assisi 20.
L’artista
La definizione che classifica Benjamin Vautier, nome ereditato dal bisnonno, è ‘performance artist’. Viaggiò molto, si dedicò ad un negozio di dischi e si appassionò a tutto ciò che nell’arte rappresenta la novità, lo choc rispetto a quanto già esiste, sulle orme di Marcel Duchamp, pittore, scultore e scacchista francese, da lui amato, che animò il dadaismo e il surrealismo.
Vautier gestì alcune gallerie a Nizza e nel 1978 fondò ‘La Différence’, nome anche della rivista in cui si proclamò difensore delle minoranze etniche.
Di sé disse nel 1987: “Mi piacerebbe che si dicesse un giorno che sono comunque qualcuno… e che ero necessario in un certo momento per produrre una nuova situazione…”.