Ad un anno di distanza i danni subiti dall’alluvione del 13 Ottobre 2014 e le spese ad essi connessi gravano ancora sulla città di Novi Ligure. Dei 10 milioni che servivano per i danneggiamenti non solo alle strutture pubbliche e alla viabilità, ma anche a quella private, commerciali ed agricole, la città ha ricevuto finora a malapena 800 mila euro di fondi destinati esclusivamente al ripristino delle opere pubbliche. In dodici mesi sono stati fatti interventi di risanamento del territorio, tra cui il ripristino del collettore di smaltimento delle acque meteoriche, la manutenzione di fossi e reti fognarie di cui si è incrementata anche l’assiduità, il ripristino di alcuni tratti del piano viabile, lavori urgenti per messa in sicurezza del Rio Torto, del Rio Gazzo e del Rio Cervino oltre al ripristino dei danni subiti dalle scuole elementari e materne. Ciò nonostante sono ancora molti i lavori in programmazione e per i quali sono stati stanziati 450 mila euro, tra questi la pulizia di Strada Stradella e la sistemazione dello scolmatore del Rio Gazzo in zona “Basso Pieve”, oltre ai lavori di rifacimento del diversore e del ponte sul RioTorto in Strada della Mazzola. A questa lunga lista si aggiungono i lavori di modificazione e di messa in sicurezza dell’assetto idrogeologico della S.P. 35 ter. E i fondi per i danni subiti dai privati, dalle attività economiche ed agricole? Il Governo nell’arco di 12 mesi non ha elargito nulla per il risarcimento dei privati pur essendoci state continue richieste da parte del Comune di Novi Ligure, ancora in questi giorni, ad un anno dall’alluvione.
Federica Riccardi