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Ogni anno, ad ottobre, è possibile avvertire nella zona della stazione di Alice Bel Colle un forte odore nauseante proveniente dagli scarichi delle acque delle cantine sociali. È l’effetto della lavorazione vinicola, nelle due cantine di Alice Bel Colle, la Vecchia e la Nuova. Ogni autunno la stessa storia: i residenti sono costretti a barricarsi nelle case e gli automobilisti a chiudere i finestrini delle auto. Dopo anni di lamentele sono in corso delle verifiche in campo, per la fattibilità di un pre-depuratore perché quello esistente non è sufficiente. Il problema si verifica puntualmente per qualche settimana dopo la fine della vendemmia quando, tra fine agosto e ottobre, c’è l’afflusso delle uve e l’avvio del processo di vinificazione che incrementano lo scarico di acque reflue. Non se ne può fare a meno. Dopo un primo tentativo con una convenzione tra le due cantine e il Comune per costruire un depuratore il progetto è naufragato in un nulla di fatto. L’altra ipotesi quella di costruire un nuovo depuratore a esclusivo uso proprio delle Cantine. Intanto si sta concludendo in queste settimane il processo che vede imputati per imbrattamento delle acque del rio Medrio l’ex sindaco di Alice Belcolle e il tecnico del Comune, un problema nato da un controllo Arpa che aveva rilevato difetti nella costruzione del primo depuratore.

Giampi Grey

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