Domani, venerdì 13 dicembre alle 18,30 alla Ristorazione sociale, incontro con Marta Aidala nella Serra della biodiversità, per il suo romanzo d’esordio “La strangera” (Guanda editore).
La serata è stata organizzata dalla Cooperativa Coompany& con la libreria Ubik di Alessandria e in collaborazione con la Biblioteca civica di Alessandria “Francesca Calvo” e la sezione CAI di Alessandria e Il Grande Cammino del Monferrato: Aidala dialogherà con Elisabetta Canepa e Gaia Gilardengo. A seguire sarà possibile cenare alla Ristorazione Sociale prenotando al numero 334-1951774
La serata è stata organizzata dalla Cooperativa Coompany& con la libreria Ubik di Alessandria e in collaborazione con la Biblioteca civica di Alessandria “Francesca Calvo” e la sezione CAI di Alessandria e Il Grande Cammino del Monferrato: Aidala dialogherà con Elisabetta Canepa e Gaia Gilardengo. A seguire sarà possibile cenare alla Ristorazione Sociale prenotando al numero 334-1951774
Nel suo libro Marta sa raccontare nei dettagli più concreti la scelta di una ragazza che segue la propria libertà nonostante le esitazioni e le paure, una ragazza che cerca se stessa lontano dalla città nei sentieri e tra gli uomini di montagna, in un mondo che sente suo anche se i custodi delle vecchie tradizioni la guardano con diffidenza.
Con timore e curiosità esprime il coraggio di una voce limpida, che lascia parlare i gesti e gli accadimenti, i rumori del bosco, gli odori, la luce di un cielo alto sopra le cime.
L’autrice narra dell’intimità fragile e struggente che nasce tra due persone che si specchiano e si riconoscono, ma anche di un inverno senza neve. Un inverno che rivela una montagna inaspettata, spingendo la protagonista a rimettere tutto in discussione e interrogandosi ancora una volta sul suo futuro, sulla persona che vuole essere e sui luoghi a cui sente di appartenere.
Con timore e curiosità esprime il coraggio di una voce limpida, che lascia parlare i gesti e gli accadimenti, i rumori del bosco, gli odori, la luce di un cielo alto sopra le cime.
L’autrice narra dell’intimità fragile e struggente che nasce tra due persone che si specchiano e si riconoscono, ma anche di un inverno senza neve. Un inverno che rivela una montagna inaspettata, spingendo la protagonista a rimettere tutto in discussione e interrogandosi ancora una volta sul suo futuro, sulla persona che vuole essere e sui luoghi a cui sente di appartenere.