La 18^ edizione della rassegna “Golosaria tra i Castelli del Monferrato”, in programma sabato 11 e domenica 12 maggio, ha già raggiunto le adesioni di 30 paesi e location tra le province di Alessandria e Asti che partecipano al palinsesto ufficiale, con eventi in programma tra castelli, antiche dimore e wine-resort.
Il tema
Per questa 18^ edizione è “Il Monferrato, un territorio, un vigneto nel cuore dell’Europa” e vuole celebrare il riconoscimento del Monferrato, insieme all’Alto Piemonte, fra le capitali europee del vino 2024.
Protagonisti il Castello di Casale Monferrato + 40 location tra le colline.
Protagonisti il Castello di Casale Monferrato + 40 location tra le colline.
Crediti
Golosaria Monferrato è organizzata dall’Associazione Club di Papillon con il contributo di Regione Piemonte, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e Camera di Commercio di Alessandria-Asti.
Tutti i programmi (in aggiornamento) e le informazioni sull’evento su www.golosaria.it
Tutti i programmi (in aggiornamento) e le informazioni sull’evento su www.golosaria.it
Le parole
Così Paolo Massobrio, magister di Golosaria: “La scelta di una location unica di partenza serve a facilitare una comunicazione più incisiva verso le attività che si svolgono in tutti i paesi coinvolti, mostrando il volto del ‘genius loci’ del nostro territorio.
Il notaio Luciano Mariano, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, ha spiegato: “La nostra Fondazione affianca anche quest’anno la rassegna, puntando su sviluppo del territorio, promozione di arte e cultura, tutela dell’ambiente e attenzione alle tradizioni, rivalutando i piccoli centri collinari entrati a far parte del Patrimonio UNESCO”.
Il notaio Luciano Mariano, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, ha spiegato: “La nostra Fondazione affianca anche quest’anno la rassegna, puntando su sviluppo del territorio, promozione di arte e cultura, tutela dell’ambiente e attenzione alle tradizioni, rivalutando i piccoli centri collinari entrati a far parte del Patrimonio UNESCO”.