Nuovo picco nel riscaldamento globale. L’anno più caldo da quando ci sono rilevazioni scientifiche è stato il 2016, quando le temperature delle acque  oceaniche hanno superato la norma anche di 3°C. Ma tutti gli anni dal 2015 al 2022 hanno di fatto registrato temperature molto elevate. A fare il punto della situazione è Ener2Crowd.com, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green, basandosi sui dati della World Meteorological Organization:  “Nel 2023 la possibilità di battere i record precedenti è elevata: 60% a giugno, 70% a luglio, 80% ad agosto. Tutto a causa dell’effetto combinato di “El Niño” molto potente e del surriscaldamento terrestre alimentato da concentrazioni di gas serra, in costante aumento”.

L’anno più caldo

Insomma vi è una ragionevole possibilità che quest’anno sia il più caldo di sempre, così come avremo quasi certamente un nuovo record nel 2024. L’estate 2023, a partire da giugno, sarà caratterizzata da temperature diffusamente oltre la media tra +1°C e +2°C su buona parte dell’Europa, compresa l’Italia. Questo avrà forti ripercussioni sulla salute, su risorse idriche, sicurezza alimentare e migrazioni climatiche, provocando conseguenze a catena.

In meno di un secolo, in ogni angolo del mondo, il caldo è diventato più intenso, con conseguenze disastrose: modifica degli habitat di molti animali, riscaldamento degli oceani, calamità naturali. Un recente studio pubblicato dalla rivista ‘Nature’ spiega che un riscaldamento del pianeta fuori controllo può ridurre il reddito globale di oltre il 20%.

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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