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I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Alessandria hanno arrestato per rissa aggravata, lesioni aggravate e porto di oggetti atti ad offendere Arian Gjoka, di 27 anni, Albert Gjoka, di 21 anni, Zef Gjoka, di 23 anni, tutti fratelli, Lulzim Gjika, di 33 anni, Ernest Kola, di 19 anni, Arland Gjeci, di 25 anni, Pavlin Ndokaj, di 27 anni, tutti cittadini albanesi, e denunciato in stato di libertà per gli stessi reati un cittadino albanese di 16 anni. Quattro di loro hanno precedenti di polizia. L’allarme scatta al 112 alle 22.40 circa del 22 settembre quando viene segnalata una violentissima rissa tra molte persone in corso XX Settembre angolo via Galilei. Subito si portava sul posto una pattuglia del Nucleo Operativo, che era vicinissima, e arrivava mentre otto persone si stavano ancora picchiando in maniera brutale tra loro, anche con numerosi bastoni in legno. I militari, dopo essersi qualificati, anche con l’uso delle armi intimavano di fermarsi di fermarsi e buttare i bastoni, cosa che i rissanti facevano senza opporre nessuna resistenza. Subito arrivavano sul posto altre quattro pattuglie del Radiomobile e delle Stazioni Alessandria Principale, Castellazzo Bormida e Valenza che permettevano di immobilizzare e ammanettare tutti i presenti. Sul “campo di battaglia” rimanevano ben sette bastoni usati dai contendenti per picchiarsi, i quali venivano sottoposti a sequestro. In via Galilei veniva anche trovata un’auto di grossa cilindrata che al momento dell’arrivo dei militari era ancora in moto e di traverso in mezzo alla strada, la quale risultava incidentata in diversi punti della carrozzeria, mentre un’altra macchina, parcheggiata su un marciapiede, risultava danneggiata sulla fiancata sinistra. Messa in sicurezza la zona anche con l’arrivo di pattuglie da San Salvatore Monferrato, Solero e Spinetta Marengo, tre dei fermati venivano accompagnati in ospedale per le cure del caso, mentre gli altri cinque, dopo i primi accertamenti sul posto, venivano accompagnati in caserma. Si veniva così a scoprire, anche se le versioni di tutti i fermati erano notevolmente contrastanti, che probabilmente due gruppi di persone, che nel complesso erano sicuramente in numero superiore a otto, si erano dati appuntamento in quel luogo per discutere di qualcosa, che al momento non è ancora noto, e un gruppo si presentava armato di bastoni. Quando l’altro gruppo vedeva scendere dall’auto gli avversari armati di bastoni, si recava nel vicino cantiere stradale, sradicando dei bastoni che erano usati per delimitare i lavori che sono in corso sul marciapiede di via XX Settembre, rispondendo quindi all’aggressione degli avversari con gli stessi mezzi. Un giovane di un gruppo sarebbe rimasto alla guida dell’auto di grossa cilindrata con cui avrebbe tentato anche di investire alcuni avversari prima in via XX settembre nei pressi del cantiere e poi in via Galilei, quando, forse anche perdendo il controllo del mezzo, sbatteva sul cancello di un condominio e su una macchina, appartenente a uno dei rissanti, che era parcheggiata sul marciapiede. Ma questa parte della vicenda è ancora tutta da verificare e definire con precisione, anche con eventuali testimonianze che si riusciranno ad acquisire. Quello che è invece indiscutibile è che all’arrivo dei militari gli otto fermati si stavano picchiando, dando vita alla furiosa rissa della quale tutti partecipanti portano i segni in viso e sul corpo, motivo per cui i maggiorenni venivano tutti arrestati e il minorenne veniva denunciato e riaffidato ai familiari. In tre venivano accompagnati al pronto soccorso dove venivano curati e dimessi nella mattinata del 23 settembre per contusioni multiple al corpo e alla testa con prognosi rispettivamente di 7, 15 e 15 giorni. Gli altri feriti venivano invece curati dai sanitari sul posto. Le due auto trovate danneggiate in via Galilei venivano sequestrate e trasportate presso la depositeria giudiziale. I sette arrestati, alle 13.00 del 23 settembre venivano portati al Tribunale di Alessandria per il giudizio direttissimo, conclusosi con la convalida dell’arresto, il rinvio dell’udienza, l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e la loro immediata liberazione.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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