La notizia è di 2 ore fa. I componenti attuali dell’ufficio stampa dell’Alessandria hanno comunicato ai colleghi dei media il loro abbandono, scrivendo che “le dimissioni sono immediate e irrevocabili dai rispettivi ruoli ricoperti nell’ufficio stampa, da Michela Amisano a Mauro Risciglione fino al responsabile Gigi Poggio“.

Dunque dopo il ds Cerri, il tecnico Lauro e la segretaria generale Tassinari, tutti in scadenza il 30 giugno, anche il trio dell’ufficio stampa se ne va, loro da subito.
Ma Benedetto Enea, che succede? 

Perché scappano tutti dopo aver conferito con il massimo organo societario? Qual è la ragione del fuggi-fuggi generale? Mi pare difficile che la gente se ne vada, lasciando anche un pezzo di cuore, perché qualche organo di stampa ha interpretato male i suoi scritti su Facebook.
Così ha fatto sapere lei, ma qui c’è qualcosa che non quadra.

La data-limite si avvicina: le ore 24 di martedì 20 giugno sono dietro l’angolo e l’iscrizione dell’Alessandria al campionato di serie C è in bilico.

Tutti i documenti sono pronti? Pare di sì, ma li ha preparati la dirigenza in carica.
Gli stipendi sono stati pagati? Lo ha detto lei incontrando i tifosi, compresi anche contributi e tasse. Ma si dice che tutto sia stato saldato con i soldi già presenti sul conto della società, quindi lasciati da Di Masi. La cui fideiussione varrà fino al 1° agosto, quando tutto il ‘quantum’ della stagione ’22-’23 dovrà essere pagato. E lì finirà una storia.

Ma è il futuro che non presenta certezze. Sulla fideiussione da 350.000 euro lei ha rassicurato tutti e speriamo che la PEC con quel documento arrivi in tempo. Ma il fatto che tutti scappino e nessuno chiuda le porte non appare un bel segnale. Ricordo che, se alle ore 24 del 20 giugno la fideiussione non c’è, l’Alessandria non si iscrive e perde il titolo sportivo. A quel punto ci sarebbe la scappatoia delle “chiavi al sindaco”, con la società retrocessa nel 1° posto libero disponibile, dalla serie D a scendere. Davvero si rischia di arrivare lì? 

Senza dimenticare posizioni delicate e molto onerose come quelle di Luca Borio, Federico Vaio e Filippo Giordanengo, delle quali, pare, 2 su 3 sarebbero superflue. Lascio a chi legge immaginare quali. Che tipo di società ha in mente? Vedremo.
Solo il tempo, galantuomo, dirà la verità. Come il campo. Si spera…

Le quotazioni

La criptovaluta ambientalista Vectorium, di proprietà di Enea Benedetto, quotata su CoinMarketCap, oggi ha un valore di 0.89€ ed è al posto n. 8.740 della classifica delle cryptovalute con una capitalizzazione intorno ai 13.6 milioni€.
Per capirci, la prima in classifica, il bitcoin, capitalizza 467 miliardi€. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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