Asti si prepara ad accogliere il XXIX Raduno Nazionale dei Paracadutisti d’Italia, da venerdì 23 a domenica 25 giugno. Un grande evento che torna in presenza dopo lo stop del Covid e che per 3 giorni porterà in città quasi 10.000 paracadutisti da tutta Italia e migliaia di simpatizzanti. Tre giorni con il naso all’insù, per ammirare le evoluzioni dei paracadutisti della Folgore nei cieli di Asti.

Il Raduno torna in Piemonte dopo 52 anni: l’ultima edizione si tenne Torino nel 1971. Saranno tre giorni di musica e festa, ma gli eventi più attesi sono senza dubbio i lanci spettacolari dei paracadutisti dell’ANPd’I e della brigata Folgore e la sfilata che domenica 25 riempirà le strade di Asti di tricolori e di baschi amaranto.

Info: https://www.29radunonazionaleanpdi.it

Sabato 24 scenderà dal cielo la bandiera più grande d’Italia (1.600 mq, 135 kg) portata dal colonnello Paolo Filippini

La sezione alessandrina

Nacque alla fine degli anni ’50 in Casale Monferrato grazie al paracadutista Primo ANATRINI che fu il primo presidente. Negli anni ’60 essa fu spostata ad Alessandria, essendo le Sezioni provinciali nella città capoluogo di provincia. Nel tempo hanno guidato la Sezione Carlo GRIFFINI, il Generale Alberto MONTI, Yves Giorgio TRAVERSA, Marco LONGHIN, Mauro AUTANO e di nuovo Longhin, attuale presidente.

La morte di Traversa in un incidente di lancio determinò un periodo di inattività sino al 2000, quando la Sezione riprese la sua attività, e proprio in quel periodo il Consiglio direttivo decise la realizzazione di una “Nicchia–Sacrario” nella chiesa di San Michele, nella omonima frazione di Alessandria, dedicata ai paracadutisti militari e civili caduti; chiesa presso la quale ogni anno i paracadutisti venerano il loro Santo Patrono.

La Sezione di Alessandria è intitolata al Maggiore di Fanteria Paracadutista Felice VALLETTI BORGNINI, nato ad Alessandria il 3 Dicembre 1909 e morto a Torino il 10 Dicembre 1995, insignito della Medaglia al valor militare per ben 2 volte.

 

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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