Sotto l’ombrello della multifunzionalità la legge assegna un nuovo ruolo all’agricoltore: quello di “custode dell’ambiente e del territorio”.

A stabilirlo è la Legge n. 24 del 28 febbraio 2024 (pubblicata lo scorso 14 marzo in Gazzetta Ufficiale) entrata in vigore il 29 marzo col titolo: “Disposizioni per il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio e per l’istituzione della Giornata nazionale dell’agricoltura”.

Il passo avanti

L’agricoltore può diventare ‘interlocutore qualificato’ delle pubbliche amministrazioni, per quanto riguarda la gestione del territorio. Un altro tassello importante nella costruzione della nuova agricoltura sostenuta da Coldiretti che, anche su questo fronte, è stata in prima linea. Non più, dunque, solo un generico riconoscimento della funzione di presidio e dell’habitat esercitata dall’agricoltore.

Il requisito

La legge consente il riconoscimento di “custode” a imprenditori agricoli (singoli e associati) che esercitano l’attività agricola secondo quanto prevede l’articolo 2135 del Codice Civile e alle società cooperative del settore agricolo e forestale.
Il requisito richiesto è che si occupino di manutenzione del territorio attraverso attività di sistemazione, di salvaguardia del paesaggio agrario, montano e forestale e di pulizia del sottobosco, della cura e mantenimento dell’assetto idraulico e idrogeologico e difesa di suolo e vegetazione da avversità atmosferiche e incendi boschivi, custodia biodiversità rurale (conservazione e valorizzazione delle varietà colturali locali, impegno nell’allevamento di  razze  animali e coltivazione di varietà vegetali locali), tutela di prati, siepi, boschi, api e altri insetti impollinatori, difesa formazioni vegetali e arboree monumentali, contrasto a dissesto idrogeologico, consumo di suolo e abbandono di aree agricole.

I limiti

La legge di orientamento ha ‘aperto’ a contratti di appalto con imprenditori agricoli per la manutenzione del territorio, in deroga alle normative in vigore, fissando però dei limiti agli importi: 50.000 euro per le imprese individuali, 300.000 per quelle in forma associata.  
Gli enti pubblici possono prevedere criteri di premialità, tra i quali riduzione di tributi per gli agricoltori “custodi” iscritti nell’elenco istituito da regioni e province e che svolgano attività di presidio del territorio e degli allevamenti.

Le novità

La legge n. 24 prevede anche la promozione della nuova figura con interventi ad ampio raggio: si va dall’istituzione della Giornata Nazionale dell’Agricoltura (2^ domenica di novembre) a manifestazioni pubbliche, iniziative didattiche fino al coinvolgimento del servizio pubblico radiofonico e il premio “DE Agri cultura”, riservato ad agricoltori che si sono distinti per la produzione di beni di elevata qualità o per l’impiego di strumenti di innovazione tecnologia o di tecniche di coltivazione integrata o che presentino progetti in grado di rivisitare in chiave creativa e innovativa la cultura tradizionale agricola.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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