PRESENTATA IERI A ROMA LA RICERCA SULLO STATO DI ACCESSO AL CREDITO DELLE PMI IN ITALIA
Adelio Ferrari, Presidente Fedart Fidi (e Presidente di Confartigianato Fidi Piemonte e Nord Ovest s.c.p.a.) ha dichiarato: “è assolutamente necessario attivare una rapida azione di politica economica che metta al centro il problema dell’accesso al credito delle imprese e un
riordino del sistema delle garanzie, ricreando sinergia tra Fondo Centrale e Confidi”.L’interessante confronto svoltosi il 1 dicembre a Roma, presso Il Tempio di Adriano (presenti anche il Direttore Generale, Gianmario Caramanna, ed il Vice Direttore – Direttore Crediti, Riccardo Giorcelli, in rappresentanza del nostro Confidi), è stato organizzato da FEDART FIDI con tutti i principali interlocutori istituzionali e con i rappresentanti di: Camera e Senato, Governo, Ministero dello Sviluppo Economico,
Banca d’Italia, Regioni, Unioncamere, Assoconfidi. Tra gli altri, sono intervenuti Francesco Boccia, Presidente della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei Deputati, Paolo Finaldi Russo, del Servizio Studi di struttura economica e finanziaria di Banca d’Italia, Carlo Sappino, Dirigente generale per gli incentivi alle imprese del MISE, Federico Fornaro, membro della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, Claudio Gagliardi, Segretario Generale di Unioncamere, Sara Giannini, assessore della Regione Marche, Fabio Petri, presidente di Assoconfidi, e Paola De Micheli, Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha concluso l’incontro.
Il credit crunch concentrato solo sulle imprese minori, che rappresentano il tessuto produttivo italiano, rappresenta il vero grave problema per il sistema Paese. Dall’anteprima dei dati della Ricerca sullo stato del credito presentata oggi da Fedart Fidi il 2013 evidenzia una chiara contrazione dei finanziamenti bancari che beneficiano della garanzia dei Confidi, solo in parte compensata da un impegno più elevato dei Confidi, che per la prima volta negli ultimi anni aumentano la quota di garanzia rilasciata. I Confidi aderenti a Fedart hanno in essere tutt’ora quasi 14 mld. di finanziamenti garantiti, ma quelli erogati nel 2013 si riducono soli a 5 miliardi (rispetto ai 6 del 2012) e il trend negativo prosegue anche con l’analisi dei dati al 30 giugno 2014. Il patrimonio continua il trend negativo registrato già lo scorso anno, rendendo sempre più necessario un intervento pubblico a sostegno di un sistema che svolge una funzione di natura pubblicistica. D’altra parte, da un approfondimento condotto dalla Federazione sui bilanci dei Confidi risulta che il sistema sarebbe in equilibrio se inquadrato in una condizioni di mercato fisiologiche. A fronte di un tasso di sofferenza che per la prima volta dall’avvio della crisi raggiunge valori a due cifre anche per i Confidi, oltre che per il comparto artigiano (rispettivamente 12,5% e 15,9%), i bilanci delle strutture risentono di rettifiche che assorbono completamente i ricavi generati dalla garanzia collettiva dei fidi.
È il direttore di Fedart Fidi, Leonardo Nafissi, che illustra come il dato realmente più preoccupante sia la contrazione dei finanziamenti alle imprese artigiane garantiti dai Confidi: “Dopo un rilevante incremento nella prima fase della crisi, che denota l’impegno del sistema a favore delle PMI, dal 2010 a oggi al comparto viene veicolata una quantità sempre minore di risorse finanziarie garantite dai confidi. Solo nell’ultimo
anno si sono contratte di quasi 2 punti percentuali passando dal 18,5% al 16,7%, dato comunque eccellente che attesta l’importanza del sistema nell’accesso al credito delle imprese. Il nostro auspicio è che la Ricerca annuale sia un valido punto di riferimento e uno spunto di riflessione per quanti, a iniziare dalle Istituzioni pubbliche, siano interessati ad analizzare il fenomeno dell’accesso al credito in Italia e ad aprire una nuova fase di sostegno alle imprese di minori dimensioni. La sfida è quella di intercettare le loro nuove e innovative esigenze e fornire le migliori risposte. Noi ci stiamo provando”. Parole che sono ulteriormente rafforzate da quelle del neo eletto presidente della Federazione, Adelio Ferrari: “Occorre massimizzare le risorse e razionalizzare l’architettura del sistema di garanzie. A partire dal Fondo Centrale di Garanzia, che va messo in discussione per come si configura in questo momento. Auspichiamo una riflessione non legata all’urgenza, portata avanti solo a colpi di emendamenti, ma una riforma strutturale e condivisa tra tutti i soggetti interessati. Da parte loro le banche, dichiarano di volersi
impegnare nella valorizzazione dei Confidi e riconoscono l’importanza di un accesso congiunto al Fondo Centrale di Garanzia”. In sostanza, la controgaranzia attraverso i Confidi si conferma ancora una volta la modalità più adeguata a razionalizzare l’utilizzo delle risorse pubbliche, aumentandone l’efficienza e di conseguenza aumentando il numero di imprese beneficiarie di finanziamenti.
Occorre pertanto che tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, operino in modo sinergico tra di loro per definire una politica pubblica della garanzia a sostegno dell’accesso al credito delle PMI. È fondamentale rendere efficienti ed efficaci gli strumenti pubblici, affinché si rivolgano a quelle imprese che, per quanto sane, si trovano in una situazione di temporanea difficoltà che ne potrebbe addirittura determinare l’uscita
dal mercato. Analogamente, l’azione dei Confidi, i soggetti privati della garanzia, si rivolge alle imprese che sono nella cosiddetta “zona grigia”, ossia che trovano difficoltà a rivolgersi direttamente alle banche per ottenere il credito, perché non possono offrono sufficienti garanzie, e che potrebbero trovare quindi nei Confidi un valido supporto per finanziarsi. I confidi in sostanza risultano centrali per finanziare quelle imprese
che hanno possibilità di sviluppo, ma che si trovano ad avere necessità di credito per portare avanti i propri obiettivi sul mercato.
Fedart Fidi, la Federazione Nazionale Unitaria dei Confidi dell’artigianato e delle piccole-medie imprese, promossa da Confartigianato, CNA e Casartigiani, è la Federazione di rappresentanza del maggiore sistema di garanzia in Italia e in Europa e l’unico al mondo tra quelli fondati sul sostegno reciproco tra gli imprenditori.
La Federazione associa 128 Confidi che al 31 dicembre 2013 garantivano un volume complessivo di finanziamenti per 13,7 miliardi di euro, rilasciando garanzie su finanziamenti per circa 5 miliardi di euro a favore di oltre 730.000 piccole e micro imprese.