Finalmente tutto va nella direzione giusta. O almeno sembra dalle parole, dagli atteggiamenti e dalle posture della triade che, ad oggi, governa l’Alessandria Calcio 1912. Ovvero Andrea Molinaro, l’uomo dei soldi, proprietario e presidente; Giulio Maione, l’uomo dei numeri, direttore generale e commercialista; Filippo Marra Cutrupi, l’uomo delle regole, segretario generale che si muove tra i codici come un pesce nell’acqua.
C’erano loro tre a presentare la nuova società, dopo il primo CdA del 2024, tenuto il 5 gennaio. Partendo dai 112 anni di storia che pesano sulle maglie grigie, si sono presentati oggi a parlare, contando sul fatto di poter avere qualche punto in più. La dea Eupalla così non ha voluto, ma le intenzioni sono ottime nonostante la classifica: “Ci salveremo, è il nostro obiettivo, magari anche senza spareggi. Abbiamo considerato anche una eventuale retrocessione, ovvio, ma non ci pensiamo. Siamo sicuri di salvarci”.
Hanno portato serenità (e soldi), pacificando un ambiente che per 6 mesi è parso la santa barbara di una nave corsara: esplosiva. Ora tutto fila liscio (classifica a parte), c’è grande fiducia nell’allenatore Banchini, con cui c’è grande sintonia, i giocatori sono consapevoli della situazione e convinti farcela. Sul mercato si lavorerà come i limiti federali consentono, ma la squadra verrà rafforzata in chiave salvezza, forse con qualche sorpresa (ma niente nomi), e i conti si stanno sistemando, anche se giornalmente salta fuori qualche creditore a reclamare il suo.
Quello dei numeri è il capitolo più doloroso: “Il 6 dicembre abbiamo chiuso il bilancio al 30 giugno con 2,6 milioni di perdita. Per metà già ripianati, entro fine mese l’operazione verrà completata. Poi, entro marzo, sarà versato un altro milione di euro per garantire una tranquilla gestione fino a fine stagione e avere un po’ di liquidità utile al mercato estivo. Ma i pasticci che abbiamo trovato erano giganteschi”.
E su questo il sospetto era forte. “Lega e Federazione ci tengono sotto controllo, siamo monitorati con attenzione”.
Non solo debiti, quindi, ma anche pratiche amministrative e federali sbagliate o pasticciate. E qui entra in ballo la figura di Marra Cutrupi, che conosce i codici a menadito e ha entrature importanti, utili a volte a tramutare, patteggiando, i punti di penalità in sanzioni pecuniarie. Che non spaventano la società, pare.
E guardando al futuro si pensa al settore giovanile “su cui dobbiamo puntare” e pure ad un centro sportivo di proprietà, visto che “la spesa annuale per l’affitto delle strutture vale una rata di mutuo per comperarlo o, addirittura, costruirlo”.
Da ultimo la visita a Papa Francesco di tutta la squadra, probabilmente a febbraio. Voluta da Molinaro e Maione, costruita da Marra Cutrupi, che è riuscito a portare da Sua Santità ogni squadra dove ha operato in carriera: “D’altronde, per come siamo mmessi, una benedizione speciale l’abbiamo bisogno, no?”.