Ieri si è tenuto alla Michelin il 1° allenamento dell’Alessandria ’23-’24, agli ordini del preparatore dei portieri Andrea Servili, uno dei pochi col contratto in regola. Nel caldissimo pomeriggio della Fraschetta, per i 15 calciatori reduci dalla vacanze solo qualche sgambata ed esercizi a terra, niente di trascendentale. Tesserati tutti presenti tranne il capitano Sini, autorizzato all’assenza (pare) dalla dirigenza per proseguire nella ricerca di una nuova sistemazione. Il programma prevede un altro allenamento nel pomeriggio di oggi, sempre alle 17.45, in attesa di conoscere il nome del nuovo allenatore.
Poi, nella serata di ieri, intorno alle 21, è arrivato ai media un comunicato del presidente Enea Benedetto, che pubblico integralmente.
La comprensione di esso e i relativi commenti li lascio a chi legge.
Comunicato stampa 10 luglio 2023
L’U.S. ALESSANDRIA CALCIO 1921 S.r.l. in persona dell’amministratore unico e Presidente Enea Benedetto con riferimento alle dichiarazioni del Socio di minoranza Alain Pedretti rende noto alla cittadinanza nonché alla tifoseria quanto segue.
In primo luogo le dichiarazioni di Alain Pedretti sono a titolo personale e non a nome della Società per cui egli si assumerà le conseguenti responsabilità per avere diffuso notizie inveritiere al mero scopo di gettare discredito sia sulla persona del Presidente che nei confronti della U.S. Alessandria Calcio, ovvero della sua immagine nell’ambito calcistico professionale. Risulta che tale condotta sia stata posta in essere dal Pedretti per tentare di giustificare in modo subdolo e capzioso la propria indisponibilità a far fronte agli impegni economici promessi, perseguendo evidenti fini personali contrari agli interessi societari.
Segnatamente:
– È falso che il Pedretti abbia prestato a Benedetto la somma di 250.000,00 Euro per la garanzia fidejussoria. La contabile bancaria esibita peraltro platealmente in una piazza cittadina ai giornalisti ed ai presenti – con chiaro intento diffamatorio – è relativa al corrispettivo della cessione di una quota societaria di una società francese di proprietà di Benedetto in favore del Pedretti, che nulla ha a che fare con le vicende della società calcistica alessandrina; di ciò esiste comprovante documentazione .
– Le cifre riguardanti gli ingaggi dello staff tecnico di cui il Pedretti afferma che sarebbero state rese note al Sindaco da parte di Benedetto – al contrario – corrispondono al vero e sono documentate dalle proposte contenute nei contratti a rispettivi soggetti chiamati, e firmate dal Pedretti sotto la dicitura “il Presidente” commettendo un reato per usuparzione di una funzione (quella di impegnare contrattualmente l’Alessandria Calcio) che non gli competeva secondo le norme
statutarie. In ogni caso a fronte dell’invito del Presidente al socio Pedretti, qualora questi avesse ritenuto assolutamente necessarie tali assunzioni, di versare a copertura di tale impegno impropriamente assunto (circa 450.000,00 Euro annui) almeno la metà , quest’ultimo ha fatto le cosiddette “orecchie da mercante”!
– Il Presidente ed amministratore Benedetto Enea aveva manifestato da tempo il proprio dissenso al Pedretti in ordine a tali assunzioni in quanto troppo onerose e non sostenibili nell’attuale situazione economico finanziaria della Società, peraltro ereditata dal De Masi e non di certo creata dall’attuale dirigenza, che presenta una rilevante esposizione debitoria non del tutto esplicitata al momento della cessione all’attuale proprietà. Ma di questo si dirà meglio in seguito nelle sedi e in momenti
più opportuni.
– Il comportamento ambiguo tenuto dal Pedretti quale socio di minoranza va letto nel senso che egli si è inserito nel contesto sociale al mero scopo di portare avanti i propri interessi personali e dei tecnici sportivi che aveva da tempo in mente di piazzare all’Alessandria senza curarsi delle esigenze e delle problematiche economiche del club e delle necessità contingenti e prodromiche all’avvio della stagione 2023 /2024.
– Senza l’impegno personale del Presidente Benedetto, che ha impiegato le sue risorse personali, materiali ed immateriali, mettendo altresì a disposizione le proprie credenziali personali avvalendosi del supporto del proprio legale e dell’apporto costante degli uomini della dirigenza, con il dott. Luca Borio in testa, non sarebbe stato possibile ottenere il rilascio della fidejussione occorrente per l’iscrizione al campionato di serie C. Sul punto corre l’obbligo precisare che il Pedretti seppur sollecitato a fornire una sua collaborazione fattiva in proposito, come stabilito in vari accordi, verbali e non, nemmeno si è degnato di presenziare ai colloqui con il direttore della Banca.
– Sull’affermazione del Pedretti circa “il lascito” di De Masi di un milione di Euro si pone in evidenza che tale somma – e ciò è verificabile contabilmente – non è nemmeno sufficiente a coprire integralmente i debiti lasciati dalla precedente gestione.
– Si rileva che le condotte tenute dal Pedretti, sopra evidenziate, ovvero l’avere predisposto contratti ed averli sottoscritti a nome e per conto dell’U.S. Alessandria Calcio, abusivamente per carenza di legittimazione, unitamente alla diffusione di notizie false che hanno arrecato pregiudizio ed offesa all’immagine ed alla dignità della Società e della sua attuale dirigenza, oltre ad aver procurato ingiustificato allarme nella tifoseria dei “grigi” , sarà sottoposta al vaglio dell’assemblea dei soci per l’eventuale esclusione del socio per gravi motivi ed inadempienze secondo legge e statuto sociale, nonché della magistratura in sede penale per i reati eventualmente ravvisabili nella fattispecie.