La scorsa settimana ha visto la luce una delle più importanti novità della ‘Settimana della Ricerca’: all’Università del Piemonte Orientale (UPO) è stato inaugurato il nuovo laboratorio di metabolomica (studio dell’insieme dei metaboliti in un sistema biologico), progetto d’eccellenza che segna un importante avanzamento nella ricerca biomedica e clinica.
Questo progetto, realizzato in collaborazione tra il DAIRI dell’Ospedale, diretto da Antonio Maconi, e il DISIT dell’Università, diretto da Guido Lingua, rappresenta la prima piattaforma integrata in Piemonte dedicata all’analisi metabolomica clinica tramite Risonanza Magnetica Nucleare. Un approccio che consente di studiare i metaboliti presenti nei campioni biologici, come sangue e urine, per analizzare le variazioni metaboliche legate a fattori genetici e ambientali.
Gli obiettivi sono ambiziosi e orientati al futuro: migliorare la diagnosi precoce di malattie complesse, sviluppare trattamenti personalizzati e studiare i cambiamenti metabolici legati a fattori ambientali e genetici. Questi strumenti saranno fondamentali per comprendere meglio lo stato di salute dei pazienti e offrire cure più mirate ed efficaci.
LE PAROLE – Così il professor Mauro Botta, referente del laboratorio: «Il nuovo laboratorio di metabolomica, nato dalla sinergia tra il DAIRI dell’AOU di Alessandria e l’UPO, utilizza la Risonanza Magnetica Nucleare per analizzare i metaboliti nei fluidi biologici. Questo approccio innovativo permette diagnosi precoci e personalizzate, monitorando lo stato di salute e l’efficacia delle terapie. La stretta collaborazione tra ricerca chimica e clinica rende il progetto un modello di integrazione per avanzare nella medicina traslazionale».